A Nairobi il congresso "Paolo VI e la Chiesa in Africa"
Il magistero di Paolo VI e il suo impatto sulla fede dei popoli africani, al centro
del Congresso “Paolo VI e la Chiesa in Africa” presso l’Università Cattolica dell’Africa
Orientale a Nairobi, in Kenya. Molte le relazioni di autorevoli esperti: dal cardinale
Polycarp Pengo, presidente del Secam - il Simposio delle Conferenze dell’Africa e
del Madagascar - al cardinale Francis Arinze, prefetto emerito della Congregazione
del Culto Divino. Il servizio da Nairobi è di Giulio Albanese:
Giornate
ricche di stimoli, quelle che si sono svolte in questi giorni a Nairobi. Relazioni
che hanno evidenziato la profezia di Papa Montini: uomo del dialogo, capace di prefigurare
nuovi scenari, che hanno segnato l’attuale stagione della post-modernità, anche in
Africa: dal bisogno impellente di evangelizzare le culture, alla necessità di rendere
credibile il messaggio evangelico attraverso la testimonianza. Tutti elementi, questi,
peraltro enunciati a chiare lettere nell’Esortazione Apostolica, a firma di Paolo
VI, “Evangelii nuntiandi”. Non v’è dubbio che Papa Montini, primo Papa dei tempi moderni
in Africa, ha dato davvero molto al continente. L’identità dell’episcopato locale
e delle stesse Chiese africane trova ancora oggi il suo radicamento e la sua forza
innovatrice nel carisma montiniano: colui che ha posto le premesse per una Chiesa
che oggi appare sempre più adulta, essa stessa missionaria.