Un centro innovativo di terapia neonatale: l'iniziativa in sinergia del Gemelli e
del Bambino Gesù
È stato presentato, questa mattina, presso il Policlinico Gemelli di Roma il nuovo
Centro “Exit” – “ex utero intrapartum therapy”, terapia durante il parto, nato dalla
collaborazione tra il Gemelli e l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. Presenti,
tra gli altri. il prof. Maurizio Guizzardi, direttore del Policlinico, e il prof.
Giuseppe Profiti, direttore del polo pediatrico romano. Il servizio di Eliana Astorri:
Si tratta di
una tecnica di chirurgia che interviene sul feto fra il momento del parto e la separazione
del neonato dalla madre. Protraendo il tempo che intercorre tra la nascita e il taglio
del cordone ombelicale, i medici assicurano al bambino la circolazione sanguigna e
l’ossigenazione attraverso la madre. Questo consente loro di intervenire su quelle
anomalie fetali che andrebbero a compromettere la rianimazione del neonato in sala
parto, come nel caso di lesioni toraciche, gravi lesioni polmonari, cardiopatie o
tumori. In questa fase, i medici hanno a loro disposizione il tempo necessario per
eseguire, ad esempio, il posizionamento di cateteri endovenosi oppure effettuare una
broncoscopia oppure la resezione chirurgica di masse tumorali: questa tecnica, in
sostanza, può salvare i neonati a rischio da disabilità di tipo neurologico o da morte
certa.
“Exit” richiede un approccio multidisciplinare con competenze che vanno
dal ginecologo all’anestesista, dal neonatologo all’otorinolaringoiatra, dal genetista
allo psicologo e ancora il radiologo, il chirurgo neonatale fino ad arrivare a personale
infermieristico e al personale tecnico della sala operatoria. Durante la presentazione,
il prof. Giovanni Scambia, direttore del Dipartimento per la tutela della donna e
della vita nascente, del bambino e dell’adolescente del Gemelli, ha detto che la tecnica
“Exit” rappresenta l’ottimizzazione della difesa della vita e dà speranza a tutte
le coppie in attesa di un figlio con diagnosi di patologia fetale. “Exit” non è una
tecnica del tutto nuova, ma il Centro del Bambino Gesù-Gemelli è il primo in Europa
e ha già salvato la vita a due neonati, un bambino e una bambina, operati nel mese
di luglio.