L’arcivescovo di Beirut: il Medio Oriente aspetta il Papa messaggero di pace
Fervono i preparativi a Beirut per la visita di Benedetto XVI, in programma dal 14
al 16 settembre. Grande l’attesa in tutta la regione per un viaggio che ha come prima
finalità la consegna da parte del Papa dell’Esortazione post-sinodale per il Medio
Oriente. Particolarmente intensa è l’attesa che si vive nella diocesi di Beirut che
ancora ricorda con emozione la visita di Giovanni Paolo II nel 1997. Sulle aspettative
per questo viaggio apostolico, Alessandro Gisotti ha intervistato l'arcivescovo
maronita di Beirut, mons. Paul Matar:
R. – All the
lebaneses, christians and muslims… Cristiani e musulmani, tutto il popolo libanese,
sono felici di poter ricevere il Santo Padre e si stanno preparando per questo grande
evento. Amano il Papa e ricordano ancora l’ultima visita di Giovanni Paolo II che
fu un successo! Sono ora felici di ricevere il Papa, perché hanno bisogno di essere
confermati nella speranza della pace e non soltanto per il Libano, ma per tutta la
regione. Tutti qui sono in ansia per quanto sta succedendo in Medio Oriente e vorrebbero
avere la speranza che possano essere trovate delle soluzioni. Il Santo Padre è l’uomo-chiave
che può dare questa speranza e non soltanto al popolo libanese, ma a tutte le persone
del Medio Oriente.
D. – Come la sua diocesi si sta preparando a questa visita?
R.-
In many levels: material preparing and moral and psychological preparing… A molti
livelli: a livello materiale, ma anche morale e psicologico. Il governo, insieme a
tutti i libanesi, sta cercando di mantenere calma la situazione nel Paese e sta cercando
di preparare un’atmosfera di riconciliazione fraterna così da poter ricevere il Papa
come un popolo unito. Stiamo poi preparando la visita del Papa anche attraverso una
campagna televisiva, che partirà probabilmente a fine agosto, così da preparare tutti
ai diversi eventi che si terranno. Siamo sulla buona strada.
D. – Questa visita
è un importante segno di pace e dialogo per tutto il Medio Oriente…
R. – Absolutely.
We are waiting for the Pope and what He is going to tell us about … Assolutamente!
Aspettiamo il Papa e attendiamo cosa ci dirà riguardo al futuro, riguardo all’amicizia
con i fratelli musulmani, riguardo alla pace in Medio Oriente. Aspettiamo di ricevere
il messaggio del Papa.
D. – Qual è la sua speranza su come questo messaggio
sarà accolto dai cristiani, dai musulmani e da tutte le persone del Medio Oriente?
R.
– We are sure that we are ready to receive… Siamo sicuri di essere pronti a ricevere
il suo messaggio. La maggior parte della nostra gente non è fondamentalista: la gente
vuole vivere in pace e in amicizia. Credo che il messaggio del Papa confermerà proprio
questo!