India: l'odissea dei tribali Bodo, vittime delle violenze in Assam
Una situazione "patetica", di assoluta "miseria e disperazione": così padre Sebastian,
sacerdote della parrocchia Don Bosco di Kokrajhar, descrive all'agenzia AsiaNews la
condizione di oltre 15mila tribali, accolti nei 10 campi profughi della diocesi dopo
le violenze tra indigeni Bodo e settlers musulmani. Al momento, i disordini sembrano
essere rientrati, e oggi P Chidambaran, ministro degli Interni, visiterà la popolazione
dell'Assam. Eppure, spiega il sacerdote salesiano, ad attendere queste persone vi
è "un futuro incerto, desolante e cupo, soprattutto per i loro figli. Essi hanno perso
ogni cosa". Le rivolte sono esplose nella notte tra il 21 e il 22 luglio, quando uomini
armati non identificati hanno ucciso quattro giovani nel distretto di Kokrajhar, un'area
popolata dai tribali Bodo. Secondo le prime ricostruzioni della polizia, per vendetta,
alcuni tribali avrebbero attaccato dei musulmani, sospettandoli di essere i responsabili
dell'uccisione. Da quel momento, le violenze sono esplose in modo incontrollabile,
con gruppi diversi che hanno dato fuoco ad auto, case e scuole, sparando contro persone
e in luoghi affollati. Tra il 22 e il 23 luglio, le rivolte si sono estese a macchia
d'olio, raggiungendo anche il distretto di Chirang. Il bilancio finale parla di 53
morti, e più di 170mila persone (tra tribali e settlers) fuggite dai villaggi. In
questi giorni, la parrocchia Don Bosco ha allestito 10 campi profughi, dove hanno
trovato rifugio e aiuti oltre 15mila tribali Bodo. "Le famiglie - racconta padre Sebastian
- hanno abbandonato i villaggi portando con sé solo i vestiti che avevano indosso,
tanta era la paura. Le loro case sono state ridotte in cenere, i loro terreni sono
devastati, il loro bestiame ucciso. Queste persone sono traumatizzate dal punto di
vista fisico e psicologico". Adesso il pericolo maggiore riguarda la diffusione di
malattie, soprattutto perché il Paese è in piena stagione monsonica. "Abbiamo organizzato
- spiega il sacerdote - campi di primo soccorso, nei quali distribuiamo medicine,
servizi sanitari di base, lenzuola pulite e acqua potabile. Donne incinte, bambini
piccoli e anziani sono le categorie più vulnerabili, e vogliamo limitare il contagio".
Lo Stato nordorientale dell'Assam non è nuovo a violenze simili. In genere, i disordini
nascono da dispute di tipo economico, in cui la diversità etnica è solo una circostanza
aggravante. Più volte il Bodoland Territorial Council (Btc), autorità territoriale
non autonoma che amministra le zone a maggioranza Bodo, ha denunciato i soprusi compiuti
dai settlers musulmani, che dal confine con il Bangladesh entrano in modo illegale
in India e si appropriano dei terreni degli indigeni. (R.P.)