Pulmini ecologici per pellegrini e turisti che visitano i Giardini Vaticani
Il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano ha ricevuto in dono dalla LeasePlan
Italia due pulmini elettrici a zero emissioni, messi a disposizione dei Musei Vaticani
per accompagnare i visitatori all’interno dei Giardini Vaticani. Si un tratta di un
fatto simbolico ma significativo, come spiega – al microfono di Luca Collodi –
il prof. Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani:
R. – Sì, è un
fatto il cui valore simbolico va al di là dell’episodio che può apparire soltanto
gradevole e divertente, cioè attraversare i giardini del Papa con dei pulmini elettrici.
Il vero significato dell’evento, infatti, riguarda la vocazione di tutto questo micro-Stato
che si chiama Vaticano, l’unico Stato al mondo – assolutamente l’unico – che ha la
totalità del suo territorio ricoperto da quello che noi in italiano, con un’espressione
piuttosto ridondante, chiamiamo “beni culturali ed ambientali”. Il Vaticano ne è totalmente
coperto, ci sono i beni monumentali – Michelangelo, Bernini … - ci sono i beni artistici
– gli affreschi di Michelangelo, Raffaello, i capolavori della pinacoteca, i capolavori
dell’archeologia, della statuaria classica – ci sono i beni librari ed archivistici
– la Biblioteca apostolica, che è l’archetipo di tutte le biblioteche del mondo –
e poi ci sono i beni ambientali. La metà del territorio dello Stato Vaticano è coperta
da boschi e da giardini, più di circa 25 ettari. Questi pulmini elettrici - che tali
devono essere - perché non sono tollerabili all’interno dei giardini Vaticani emissioni
di gas di combustione, ci permettono di entrare anche in questo aspetto assolutamente
unico ed affascinante dello Stato Vaticano.
D. – Come saranno utilizzati praticamente
questi pullman elettrici, all’interno dei giardini Vaticani?
R. – Verranno
guidati da personale specializzato, ospiteranno al loro interno persone che si sono
prenotate e, secondo i giri in programma indicati preventivamente, potranno fare questo
affascinante percorso. Si attraversano i boschi, i giardini, accanto gli edifici,
le cappelle, i luoghi di culto; è lo stesso percorso che fa il Papa tutti i giorni.
D.
– Allargando il nostro sguardo, possiamo dire che, nonostante la crisi, i Musei Vaticani
restano sempre un polo di attrazione notevole per turisti e visitatori…
R.
– I Musei Vaticani, come gli Uffizi di Firenze, come il Louvre di Parigi, come i grandi
musei del mondo, testimoniano - e questo secondo me è consolante - il ruolo gratificante
e consolatorio, è il caso di dirlo, dell’arte e della cultura in tempi di crisi, in
tempi di povertà sempre più diffusa. La gente continua a far la coda agli Uffizi e
ai Musei Vaticani, o al Colosseo, e questo vorrà pur dire qualcosa. I soldi sono sempre
meno, però la gente non rinuncia a visitare le grandi mostre, i grandi musei, a percorrere
l’Italia e l’Europa della cultura.
D. – Quali sono le prossime iniziative,
anche guardando all’autunno e all’inverno, dei Musei Vaticani?
R. – Noi dobbiamo
celebrare, lo stiamo pensando e lo faremo, un anniversario di enorme importanza planetaria
– una volta tanto è il caso di dirlo – cioè: i 500 anni della inaugurazione della
Volta della Cappella Sistina. Il 31 ottobre del 1512 - il prossimo 31 ottobre saranno
esattamente 500 anni - il Papa di allora, Giulio II, insieme a Michelangelo assisteva
allo scoprimento della Volta della Sistina, da quel momento in poi, la storia dell’arte
nel mondo intero è cambiata. Io vorrei che questo evento fosse ricordato e noi lo
faremo in modo adeguato a Roma, in Italia ed in tutto il mondo.