Olimpiadi, “Più dell’oro”: editoriale di padre Lombardi
Le Olimpiadi di Londra sono dunque iniziate e la Chiesa – ha detto il Papa – guarda
al “più grande evento sportivo mondiale” con “particolare simpatia e attenzione”.
Ascoltiamo in proposito la riflessione del nostro direttore, padre Federico Lombardi,
nel suo editoriale per Octava Dies, il Settimanale informativo del Centro Televisivo
Vaticano:
Le Olimpiadi!
Ancora una volta il mondo guarda verso l’evento sportivo più grande, più atteso, più
affascinante. Anche le Chiese cristiane si mobilitano per l’occasione. Dai Giochi
di Barcellona nel 1992, evangelici, battisti, metodisti, episcopaliani hanno dato
vita all’iniziativa ecumenica “More than Gold – Più dell’oro” per costruire insieme
il Regno di Dio nel clima entusiasta e cosmopolita delle Olimpiadi. Quest’anno anche
la Chiesa cattolica inglese vi ha aderito con slancio. E la mattina di venerdì 27
tutte le campane dei luoghi di culto cristiani hanno sonato alla stessa ora per dare
il benvenuto agli atleti, ai turisti, a chi a vario titolo partecipa a questo evento
straordinario e aiutare ad elevare a Dio il proprio cuore.
Che cosa attendere
“più dell’oro” delle medaglie più prestigiose, più dell’ammirazione per un successo
in fondo effimero? L’ammirazione per la forza, l’eleganza, il fascino e l’abilità
del gesto atletico non deve fermarsi al culto della bellezza del corpo umano, ma arrivare
a capire che si tratta di un corpo educato e guidato dalla mente e dalla volontà,
dallo spirito che lo abita. E’ giusto perciò abbinare alle Olimpiadi le Paralimpiadi
per gli atleti disabili. Non hanno minore significato. Sono necessarie per riuscire
a capire il significato positivo delle prime. Ed è giusto unire indissolubilmente
le Olimpiadi alla speranza di pace per la comunità internazionale dell’umanità: lo
dice chiaramente la tradizione antica della “tregua olimpica”, ricordata dal Papa
nel suo augurio all’Angelus di domenica scorsa: “Preghiamo perché i Giochi di Londra
siano una vera esperienza di fraternità fra i popoli della Terra!”.