Ecuador: lo Stato condannato a risarcire il popolo Sarayaku
Lo Stato dell’Ecuador è stato condannato dalla Corte interamericana dei diritti umani
(Cidh) a risarcire il popolo indigeno Sarayaku con un milione e mezzo di dollari per
aver provocato danni ai territori ancestrali dei nativi amazzonici attraverso le attività
petrolifere. La sentenza è stata emanata in conseguenza alla denuncia presentata dai
Sarayaku contro lo Stato, accusato di aver concesso lo svolgimento di attività petrolifere
all’azienda argentina Cgc già dal 1996 senza consultare gli abitanti del luogo. Il
risarcimento – riferisce l’agenzia Misna – verrà incassato dall’Associazione del popolo
Sarayaku, oltre ai 18mila dollari di spese giudiziarie di cui beneficerà il Centro
di giustizia e diritti internazionale (Cejil) che ha assistito legalmente gli indigeni.
L’Associazione ha espresso, attraverso una nota, “soddisfazione per questa vittoria
raggiunta grazie allo sforzo della popolazione e all’appoggio di persone e organizzazioni
solidali e impegnate nel rispetto dei diritti dei popoli indigeni”, aggiungendo che
i Sarayaku “vigileranno affinché la sentenza sia applicata” e i territori indigeni
siano protetti “da attività estrattive dannose, come quella petrolifera”. I legali
avevano incentrato la loro difesa sulla responsabilità “di non aver convocato una
consultazione preliminare e libera e informata, violando i diritti del popolo Sarayaku
alla proprietà collettiva e all’identità culturale”. Tra le colpe dello Stato ecuadoriano,
anche quella di “aver messo a rischio la vita e l’integrità personale” dei nativi
attraverso la collocazione “di esplosivi ad alto potenziale nei loro territori”. (A.C.)