Congresso in Polonia sulla nuova evangelizzazione: riscoprire la bellezza della
fede
Si apre ieri in Polonia il primo Congresso nazionale sulla nuova evangelizzazione.
L’incontro si svolge a Kostrzyn, nell’ovest del Paese. Al Congresso, assieme ad oltre
1500 persone, prende parte anche l’arcivescovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio
Consiglio per la Nuova Evangelizzazione. Sul significato di questo importante evento
ecclesiale che si chiuderà il 5 agosto, Alessandro Gisotti ha intervistato
padreKrzysztof Marcjanowicz, officiale di lingua polacca del dicastero
per la Nuova Evangelizzazione:
R. – E’ un Congresso
che unisce 350 diversi gruppi, diverse realtà ecclesiastiche che sono già impegnate,
in Polonia, nel campo della nuova evangelizzazione. Perciò, già semplicemente il numero
ci fa pensare che si tratta di una realtà abbastanza grande: vediamo che c’è un interesse,
un entusiasmo enorme per quanto riguarda questo Congresso.
D. – Ovviamente,
c’è un segno molto forte che è quello della memoria di Giovanni Paolo II …
R.
– Sicuramente, Giovanni Paolo II è stato il primo ad usare l’espressione nuova
evangelizzazione: è stato il primo passo, compiuto proprio da lui, aprendoci a
questa realtà.
D. – Molto importante anche per la nuova evangelizzazione sarà
l’Anno della fede, voluto da Benedetto XVI. Quanto è importante anche per la Polonia?
R.
– Ovviamente, l’Anno della fede crea una serie di opportunità per presentare la nuova
evangelizzazione come una realtà che può proporsi di fronte alla secolarizzazione
e decristianizzazione nel mondo occidentale. Ovviamente le correnti della secolarizzazione,
a partire dal 1989, dalla caduta del Muro di Berlino, sono arrivate anche in Polonia:
la società risente della sua presenza. Perciò, la nuova evangelizzazione si propone
come una via d’uscita, è una proposta anche per coloro che hanno lasciato la Chiesa
in un certo momento, per ragioni diverse ed ecco, arriva una proposta per riscoprire
la bellezza della Chiesa, per riscoprire la bellezza della fede!