2012-07-27 14:35:45

L'arcivescovo Minassian ripercorre la visita del cardinale Sandri in Georgia e Armenia


Alcuni giorni fa il prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, cardinale Leonardo Sandri, ha effettuato una visita in Georgia e Armenia. L'arcivescovo Rafael Minassian, ordinario per gli armeni cattolici dell'Europa orientale, ripercorre - al microfono di Robert Attarian - i momenti salienti del viaggio:RealAudioMP3

R. – Il fatto più importante è stata la celebrazione del 20.mo anniversario dello stabilimento delle relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e la Georgia e l’Armenia. Quindi, la presenza del cardinale Leonardo Sandri è stata l’occasione per rafforzare le relazioni tra lo Stato e la Chiesa cattolica, da un lato; dall’altro, abbiamo abbiamo avuto un incontro con il Patriarca ortodosso della Georgia, durante il quale abbiamo vissuto un’esperienza profonda di intimità e di amore nei rapporti tra le due Chiese. Sono stati ricordati la presenza e l’incontro del Beato Giovanni Paolo II in Georgia, e quindi il Patriarca ha presentato le sue opere musicali, delle quali ha eseguito per noi la sua “Ave Maria”, creando un’atmosfera di familiare intimità tra le due Chiese, ortodossa e cattolica. Questo, in Georgia. Anche l’incontro in Armenia è stato interessante per quanto riguarda gli appuntamenti e le esperienze di vita insieme al Patriarca armeno Karekin II, sia anche per le visite ufficiali compiute dal cardinale Sandri al presidente dell’Armenia, al ministro degli Affari esteri che per alcuni anni è stato ambasciatore presso la Santa Sede quando era ambasciatore in Francia. Tutti questi incontri hanno confermato le buone relazioni tra le due Chiese in un’atmosfera di sincerità, semplicità e unità. E questo è molto importante per la vita della Chiesa in missione.

D. – Quali sono i suoi progetti futuri?

R. – Uno in particolare: la visita di un’altra autorità ecclesiale in Armenia, sulla scia della visita del cardinale Sandri, per rafforzare ancora di più i legami tra la Santa Sede e la Chiesa apostolica armena. Come ha ricordato anche un vescovo, la Chiesa cattolica armena sta vivendo una sorta di “luna di miele”, e io aggiungo: che non sia una luna di miele passeggera, ma che sia per l’eternità.







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