Thailandia: missione dei Francescani fra i malati di Aids
Nello Spirito del Poverello di Assisi – che all’inizio del suo cammino di conversione
abbracciò un lebbroso, come raccontano i biografi – i francescani in Thailandia sono
a servizio degli emarginati, di quanti sono considerati “rifiuti della società”: i
malati di Aids. La missione dell’Ordine dei Frati Minori in Thailandia, dove i frati
sono presenti da oltre 25 anni, si arricchisce ora di due nuovi missionari: lo svizzero
fra Mauro Zannin e lo statunitense fra Jeffrey Haller, che il 20 maggio scorso hanno
ricevuto il mandato missionario da fra Josè Rodriguez Carballo, Ministro Generale.
Dopo mesi di preparazione e uno specifico corso di formazione tenutosi a Bruxelles,
i due sono in procinto di partire per la missione in Oriente. Insieme con loro hanno
ricevuto il mandato missionario altri tre frati: un brasiliano, un polacco ed un messicano,
inviati per una esperienza di missione in Marocco. Fra' Mauro Zannin, interpellato
dall’agenzia Fides, racconta. “Spero di poter dare qualcosa di me, della mia esperienza
di vita, ma sono certo sarà un’esperienza di dare e ricevere. La missione è entrare
in relazione con fratelli e sorelle di altre parti del mondo: conoscersi, vedere che
possiamo vivere insieme in modo pacifico, come ci insegna il Vangelo”. Lo spirito
del carisma francescano, spiega, è “portare una testimonianza del Vangelo, come ha
fatto san Francesco, vivendo in mezzo alla gente in semplicità e umiltà, in mezzo
ai poveri e agli emarginati”. I francescani hanno avviato, già all’inizio della loro
missione, il servizio ai malati di Aids. “Negli anni ’80 – ricorda fra Mauro – la
Chiesa locale diede ai frati un terreno a Lam Sai (nell’area di Bangkok), dove fu
costruito un ospizio per malati di Aids. L'Aids allora era uno spettro, i malati sono
i moderni lebbrosi perché espulsi dalla società, erano visti dalle famiglie come una
maledizione, ancora oggi è difficile che vengano accettati. I frati si spendono per
curarli e restituire loro la dignità di figli di Dio: è un servizio permanente ai
più poveri fra i poveri. Altro punto essenziale – prosegue il missionario – è la formazione
per impiantare stabilmente l’Ordine francescano in Thailandia, dove attualmente vi
sono 8 frati missionari stranieri. Oggi vi sono parecchi giovani attratti dal carisma
francescano”. Infine, nota “molto importante è il dialogo interreligioso con i buddisti,
dato che la Thailandia è una nazione a larga maggioranza buddista”. (R.P.)