Centrafrica: il cardinale Filoni esorta ad un rinnovamento della vita consacrata
La gratitudine per il contributo all’opera evangelizzatrice della Chiesa nella pastorale
parrocchiale, soprattutto nella catechesi, nel mondo della sanità e dell'istruzione
scolastica, è stata espressa dal cardinale Fernando Filoni, Prefetto del Dicastero
Missionario, ai Superiori maggiori, ai religiosi e alle religiose della Repubblica
Centrafricana, che ha incontrato ieri, ultimo giorno della sua visita pastorale nel
Paese africano, nella parrocchia Saint Sauveur, a Bangui. “Attraverso questa presenza
attiva, voi apportate un aiuto prezioso e necessario all'attività missionaria della
Chiesa e manifestate l'intima natura della vocazione cristiana – ha detto il porporato
-. Voglio con voi rendere grazie a Dio per la nascita della vita consacrata su questa
terra centrafricana. Iniziata nel 1894, l'evangelizzazione dell’allora Oubangui-Chari
ha visto, 55 anni dopo, la nascita delle prime vocazioni femminili locali. E da allora,
questa fioritura non è mai appassita, anzi, continua a sbocciare”. Nel suo discorso
- riferisce l'agenzia Fides - il cardinale Filoni ha sottolineato che “in un mondo
in continua trasformazione e caratterizzato da molte contraddizioni, dove la tendenza
è quella di escludere Dio dalle scelte fondamentali, anche per i religiosi e le religiose
è molto facile perdere la propria identità”, per questo “è imperativo per le persone
consacrate tornare alla fonte, vale a dire a Cristo, per ripartire da Lui e spingersi
al largo. I mali attuali della nostra società non possono essere vinti se non dalla
riscoperta dei valori evangelici di povertà, castità e servizio. E voi siete chiamati
ad esserne modelli. Vi esorto dunque a rinnovare il dono di Dio in voi”.
L’urgenza
di un profondo rinnovamento della vita consacrata nella Repubblica Centrafricana,
al fine di “far risplendere questa Chiesa-Famiglia di Dio della luce di Cristo”, è
stata ribadita dal Prefetto del Dicastero Missionario, che si è a lungo soffermato
sull’importanza dei consigli evangelici. “L'osservanza dei consigli evangelici richiede
un grande spirito di sacrificio a causa delle difficoltà che comporta. Non può essere
vissuta se non nella preghiera e nella penitenza” ha affermato il cardinale, che ha
proseguito: “Ricordate che la migliore testimonianza che potete rendere alla vita
consacrata, è la vostra fraternità e la vostra vita di comunione. Le vostre comunità
religiose siano davvero comunità autenticamente cristiane, dove c'è amore, gioia,
condivisione, perdono e riconciliazione. La vostra comunione può e deve mostrare che
oggi in Centrafrica e in Africa, coloro che seguono Gesù Cristo trovano in lui il
segreto della gioia di vivere insieme: l'amore reciproco e la comunione fraterna”.
Il rinnovamento della vita consacrata in Centrafrica passa attraverso un serio discernimento
vocazionale, una adeguata formazione umana su cui poggia la formazione religiosa e
spirituale dei consacrati, e un sostegno permanente alla vita religiosa. Il porporato
si è anche soffermato sulla necessità di avere formatori competenti e dotati di buone
qualità, sull’importanza dello studio e sull’impegno apostolico che deve essere sempre
vissuto in profonda comunione con la Chiesa locale ed il suo primo responsabile, il
vescovo. “Sono convinto che, nonostante alcune zone d'ombra, la vita consacrata in
Centrafrica abbia in realtà molte più luci, che ci portano a sperare in un avvenire
migliore” ha concluso il cardinale Filoni. (R.P.)