Portogallo: al via “Sabi”, progetto missionario educativo per i più poveri
In lingua creola, “sabi” significa “una cosa buona”. Quale nome migliore dare, dunque,
ad un progetto missionario educativo destinato ai più poveri? L’idea parte dalla parrocchia
del Parco delle nazioni a Lisbona che sta lavorando alla formazione di giovani missionari,
affinché possano collaborare nel modo migliore con le comunità più bisognose, in particolare
con quelle situate a São Tomé e Príncipe. Per questo, è stato attuato un protocollo
di gemellaggio con la parrocchia locale di Santana, dove i giovani missionari provenienti
da Lisbona potranno recarsi, al termine dei due anni di preparazione stabiliti dal
progetto “Sabi”, il quale coinvolge molte istituzioni anche nello stesso Portogallo.
Come dice la missionaria laica Cláudia Pinheiro, “bisogna impegnarsi nel fare tutto
il possibile per migliorare la vita” degli altri. Tra le attività più significative
del periodo di formazione, ci sono i “campi di lavoro”, della durata di un fine-settimana,
in cui i giovani missionari vengono chiamati a partecipare alla vita di organizzazioni
legate alle parrocchie. “Andiamo là con l’obiettivo di fare qualcosa per le comunità
– spiega Cláudia Pinheiro – con i bambini, gli anziani, i malati, perché abbiamo tempo,
nella vita, per fare tutto e vogliamo dedicare il nostro tempo non solo a noi stessi,
alla nostra famiglia o ai nostri amici, ma anche agli altri”. (I.P.)