Nuovi attentati e vittime nel nord dell'Iraq: Al Qaeda rivendica le azioni terroristiche
Ancora violenza in Iraq, dove 11 persone sono morte e circa 40 sono rimaste ferite
nel nord in una serie di attacchi terroristici nella giornata di ieri. Gli attentati
arrivano dopo quelli che lunedì avevano provocato 115 morti e centinaia di feriti,
e dopo che al Qaeda aveva annunciato una nuova ondata di assalti. Ascoltiamo Davide
Maggiore:
Il più grave
degli attacchi di ieri è avvenuto nella città di Tuz Khormato, 130 chilometri a nord
di Baghdad, dove una moto-bomba ha ucciso sei curdi che facevano parte delle forze
di sicurezza. Poco più a sud, a Baquba un pulmino imbottito di esplosivo è esploso
vicino ad un checkpoint, uccidendo 3 passanti e ferendone una trentina. Secondo altre
fonti, nella stessa zona si sono verificati anche altri due attacchi contro le forze
di polizia, con due morti e cinque feriti. Pochi giorni fa il leader locale di al
Qaeda, Abu Bakr al-Baghdadi, aveva annunciato che la rete terroristica sarebbe tornata
a colpire nelle aree a maggioranza sunnita. A rendere ancora più teso il clima politico
è intervenuta anche la ripresa del processo all’ex vice presidente sunnita del dopo-Saddam,
Tariq al-Hashemi, accusato di aver organizzato squadroni della morte contro pellegrini
sciiti e forze di sicurezza, e che attualmente si trova in Turchia. Al Hashemi, che
attribuisce le accuse ad una “vendetta politica” del premier sciita Nuri al–Maliki,
aveva citato tra i testimoni del processo anche l’attuale presidente, il curdo Jalal
Talabani, ma la sua richiesta è stata respinta.
Iraq: dopo i 115 morti del
“lunedì di sangue”, anche ieri diversi attacchi hanno colpito il nord del paese: 11
i morti e circa 40 i feriti