2012-07-25 14:07:57

Cile: appello Caritas nel conflitto nella regione di Araucania


L'Istituto Indigeno ha pubblicato una dichiarazione nella quale condanna i fatti di violenza degli ultimi giorni avvenuti nella regione cilena di Araucania e propone la via della giustizia come l’unica che porta verso la pace. Il comunicato è stato inviato all’agenzia Fides dalla Pastorale Sociale Caritas. La dichiarazione, firmata dal presidente dell'Istituto, padre Giglio Linfati Cantergiani, e dalla segretaria esecutiva, Soledad Molinet Huechucura, osserva che "in questi ultimi giorni abbiamo assistito a nuove violenze: case, camion, strumenti di lavoro bruciati e distrutti da un incendio, atti che danneggiano l'intera comunità regionale. Vogliamo esprimere la nostra sincera solidarietà agli agricoltori e alle famiglie che hanno subito questa azione irrazionale di un piccolo gruppo di persone. Ci aspettiamo che le autorità responsabili di indagare e di fare giustizia agiscano rapidamente e in modo trasparente”. “Come Fondazione Istituto Indigeno dobbiamo denunciare e condannare questi atti di violenza, da qualunque parte essi provengano; noi crediamo che il vero dialogo debba prevalere e l'invito è di farlo con convinzione e rispetto verso le diverse realtà della regione. Ribadiamo che solo la via della giustizia conduce alla pace” afferma il comunicato. La dichiarazione invita anche a conoscere meglio il cosiddetto "conflitto mapuche", per comprendere bene la situazione attuale, e manifesta fiducia nelle possibilità dello Stato di rispondere al problema e proteggere le proprietà degli abitanti della zona. Invita in tono energico a cercare delle vie alternative per avere il consenso delle parti in conflitto. La Chiesa è intervenuta in molte occasioni al riguardo. I “Mapuche” sono un gruppo di indigeni appartenenti al movimento che rivendica i diritti politici e territoriali della loro comunità. (R.P.)







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