Roghi di rifiuti in Campania, la Chiesa a fianco della gente
Cresce la paura della
popolazione del napoletano e del casertano dopo la pubblicazione dei dati sugli aumenti
dei casi di tumore nelle zone avvelenate dai roghi di rifiuti illeciti. "E' un momento
di grande preoccupazione" commenta il vescovo di Aversa, mons. Spinillo.
"E' un accumulo di immondizia avvenuto in modo quasi programmato da parte di chi voleva
smaltirla in modo illecito e più economico, da parte di chi con la prepotenza sa imporre
il silenzio alla gente. Le statistiche sui tumori creano timore e ansia ma hanno provocato
anche una rinnovata esigenza di partecipazione e di impegno per il bene comune". "In
questo momento - spiega Pino Ciociola, inviato del quotidiano dei vescovi italiani
'Avvenire' - la Chiesa è l'unica istituzione a cui la gente può fare riferimento
per cercare un riscatto in questa situazione. E' quasi una sorta di 'primavera
campana', una mobilitazione popolare guidata anche da vescovi e sacerdoti in nome
della tutela della vita". (A cura di Fabio Colagrande)