2012-07-23 14:15:13

Congo: il primo agosto “marcia della speranza” promossa dai vescovi


Una marcia della speranza per dire no alla balcanizzazione della Repubblica Democratica del Congo: è l’iniziativa lanciata, per il 1° agosto, dalla Conferenza episcopale del Paese (Cenco), per rispondere al conflitto in corso con i ribelli indipendentisti del movimento “M23”. Richiamando “all’unità e all’indivisibilità della nazione congolese”, i vescovi invitano quindi i fedeli di tutte le parrocchie, in ogni diocesi, ad aderire all’iniziativa, auspicando che “nessun incivile disturbi lo svolgimento del corteo”. A precedere la marcia della speranza, inoltre, sarà un triduo di preghiera “per la pace, l’unità e l’integrità del territorio” che avrà luogo in ogni Chiesa a partire dal 30 luglio, con la recita, alla fine di ogni Santa Messa, di un’invocazione alla pace. Inoltre, la Cenco ha stabilito di avviare una raccolta fondi per tutte le diocesi più colpite dall’attuale conflitto; l’appello, quindi, è “alla coscienza di tutti i congolesi affinché siano solidali con i fratelli che continuano a subire, in maniera ingiusta, i disastri provocati dalla guerra”. Non solo: i vescovi hanno in programma di portare avanti anche un’azione di advocacy a livello nazionale ed internazionale, compresi l’Onu, l’Unione Europea e l’Unione Africana, per sensibilizzare i governanti sulla situazione della Repubblica democratica del Congo. Infine, il presidente della Cenco, mons. Nicolas Djomo, insieme ai vescovi delegati, si recherà in visita pastorale nelle province ecclesiastiche colpite dal conflitto per portare la solidarietà della Chiesa nazionale. “La speranza è l’antidoto ad ogni fatalità”, affermano i presuli che, fiduciosi nel futuro radioso della nazione, invitano tutti i fedeli “a fare lo stesso sogno, ovvero riconoscere che, qualunque sia la situazione attuale, nel Paese arriverà la pace”. Con l’obiettivo di “consolidare una pace duratura nella regione”, quindi, oggi si terrà a Nairobi, in Kenya, un incontro dei vescovi provenienti da: Repubblica Democratica del Congo, Rwanda, Burundi e Uganda. Al meeting parteciperanno anche i responsabili protestanti ed ortodossi. (I.P.)







All the contents on this site are copyrighted ©.