2012-07-22 10:16:44

Egitto: alla costituente Al-Azhar preme per un articolo separato dedicato ai cristiani


L'acceso dibattito fra islamisti e islamici moderati sulla nuova costituzione egiziana, spinge l'Università islamica di al-Azhar a proporre un articolo separato per tutelare i cristiani da un'eventuale applicazione della sharia. Sotto esame è l'art. 2 del documento che a tutt'oggi recita "l'Islam è la religione di Stato, l'arabo è la lingua ufficiale del Paese, e i principi della Sharia islamica sono la principale fonte del diritto". Alcuni membri dell'assemblea - riferisce l'agenzia AsiaNews - vorrebbero aggiungere: "Cristiani ed ebrei devono sottostare alle leggi riguardanti la loro religione". Secondo Mohammed Abel Salam, consulente del grande imam Ahmed al-Tayeb e delegato di al-Azhar nella costituente, il testo dell'articolo non è chiaro, soprattutto non si capiscono quali siano i principi della sharia a cui si fa riferimento. La semplice aggiunta riguardante i cristiani ed ebrei potrebbe essere traviante. "Preferiamo - ha affermato - scrivere un nuovo articolo per dichiarare che i cristiani non sono soggetti ai principi della sharia, ma alle loro leggi religiose". La strenua difesa dei cristiani e dell'islam moderato da parte di Al-Azhar e dei gruppi islamici non cambia la situazione dell'Egitto post Mubarak. A tema resta sempre la religione e non i diritti civili in quanto tali, sganciati dall'interpretazione religiosa, come richiesto da molti durante le proteste di piazza Tahrir. I concetti come cittadino, persona, Stato laico sono ancora al di fuori del dibattito. Secondo alcuni esperti, la creazione di un articolo separato o di una legge riservata solo ai cristiani tutela la minoranza, ma li potrebbe portare nel tempo a un isolamento totale come già avviene in molti quartieri del Cairo e villaggi, suddivisi in base all'appartenenza religiosa. Ciò rallenta il percorso dell'Egitto verso la modernità. Copti ortodossi e cattolici rappresentano circa il 10% della popolazione egiziana e in molti sono favorevoli a un'acquisizione dei diritti su base religiosa. Ciò è già un realtà in Iraq, Siria e Libano dove la popolazione si distingue per appartenenza religiosa non in quanto cittadino. La tendenza è la ghettizzazione delle minoranze, che corrono il rischio di un isolamento totale contro producente e dannoso per i diritti civili universali. A tutt'oggi l'articolo 2 della Costituzione non ha subito modifiche. Per frenare l'ondata islamista forte della sua folta presenza nell'organo, Ahmed Al- Tayeb ha lanciato un appello ai rappresentanti per lasciare il testo come appare nella versione del 1971, fino ad ora apprezzato e condiviso da tutte le forze nazionali. (R.P.)







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