Siria, combattimenti ad Aleppo. Ban ki Moon: Assad non ha protetto i civili
Il bilancio dei morti continua a salire di ora in ora, mentre si intensificano i combattimenti
tra i militari fedeli al regime di Assad e l’esercito siriano libero, il braccio armato
della resistenza. Dopo aver epurato il quartiere di al Midan, dove i ribelli si erano
installati, la controffensiva del regime si è diretta ora verso la zona Nord della
capitale. Ma non solo a Damasco si combatte: Aleppo, la regione di Dayr az Zor, la
provincia di Homs sono teatri di una guerra asprissima, secondo l’Osservatorio siriano
per i diritti umani. A Homs inoltre sarebbe in corso una rivolta all’interno di una
prigione, a seguito della defezione di una parte del corpo di guardia. Dopo che ieri
l’esercito di Assad aveva recuperato terreno, i ribelli hanno oggi però riaffermato
il controllo sul principale check-point al confine con l’Iraq. Ban Ki-moon si rivolge
direttamente ad Assad: il governo non protegge i civili. Ieri il Consiglio di sicurezza
aveva prorogato di 30 giorni la missione degli osservatori e l’Onu ha inviato oggi
a Damasco il sottosegretario responsabile delle operazioni di mantenimento della pace,
Hervé Ladsous. Continua intanto l’esodo disperato dei civili dalla Siria: solo ieri,
in Libano, ne sono giunti altri 30 mila (Marina Calculli)