Riforma elettorale:nuovo appello del presidente Napolitano alla cerimonia del Ventaglio
Un nuovo appello per la legge elettorale e per la coesione nazionale è stato lanciato
dal Presidente della Repubblica, nel discorso pronunciato in occasione della tradizionale
cerimonia di consegna al Capo dello Stato del “Ventaglio” da parte del Presidente
dell'Associazione Stampa Parlamentare, alla di personalità del mondo del giornalismo.
Sentiamo Marco Guerra:
“Fino alla
scadenza del mandato mi concentrerò sullo svolgimento dei miei compiti, quel che mi
aspetta è ancora sufficientemente impegnativo”. Il presidente della Repubblica Napolitano,
conferma l’impegno in prima persona fino al 2013, che definisce un anno “cruciale”.
Come primo nodo da risolvere rapidamente Napolitano indica infatti il varo di una
nuova legge elettorale che scongiuri il ripetersi dei guasti riconosciuti e che risponda
ad aspirazioni legittime dei cittadini. Il capo dello Stato auspica inoltre che “si
confermi il senso di coesione nazionale che si è affermato dallo scorso novembre ad
oggi”. Il Presidente della Repubblica torna poi sul conflitto di attribuzione sollevato
in merito alle intercettazioni delle indagini sulla trattativa stato-mafia: “Non ho
nulla da nascondere, ma un principio da difendere, di garanzia della libertà nell'esercizio
delle mie funzioni”. “Non sono fuoriuscito dal ruolo e dai poteri disegnati dalla
Carta” ha precisato Napolitano. E su questo tema il leader Idv Di Pietro apre una
dura polemica: “Non può esserci ragion di Stato – afferma l’ex magistrato - a mio
avviso il Quirinale sta predicando bene e razzolando male”. Parole stigmatizzate da
vari esponenti dei partiti che sostengo il governo Monti, dai quali emerge invece
la volontà di non far cadere nel vuoto l’appello per la riforma elettorale.