La Custodia di Terra Santa affronta l'emergenza abitativa a Gerusalemme
Quindici sistemi idrici di adduzione generale e 35 sistemi igienico-sanitari saranno
riparati con l’avvio della seconda fase del progetto “Emergenza abitativa e sociale
nella città vecchia di Gerusalemme Est”, finanziato dall’Ufficio della Cooperazione
Italiana a Gerusalemme nell’ambito dell’ “Iniziativa di emergenza a sostegno della
popolazione vulnerabile palestinese”. A beneficiare dei nuovi interventi, iniziati
da qualche giorno, come si legge sul sito www.proterrasancta.org, saranno circa 80
famiglie tra le più bisognose. Il progetto, realizzato dall’Ufficio Tecnico della
Custodia di Terra Santa, in collaborazione con ATS pro Terra Sancta, e co-finanziato
dalla Custodia di Terra Santa, si propone di affrontare l’emergenza abitativa nella
Città Vecchia di Gerusalemme, in particolare riguardo la gestione dell’acqua. Obiettivi
primari rendere nuovamente abitabili case danneggiate da malfunzionamenti degli impianti
idrici ed educare gli abitanti alla manutenzione consapevole dei componenti di tali
impianti. Al cantiere dei lavori sono stati assunti 5 giovani disoccupati, provenienti
da Gerusalemme Est e dalla Cisgiordania, che per i 7 mesi di durata del progetto affiancheranno
4 operai specializzati del team di manutenzione dell’Ufficio Tecnico della Custodia
di Terra Santa. Lo scopo è quello di offrire un’opportunità di apprendimento di lavoro
in training on the job e di formare candidati per l’assunzione definitiva presso il
team custodiale. Nel 2011 la prima fase del progetto ha permesso l’assunzione di 10
operai e l’intervento in 60 appartamenti. (A cura di Tiziana Campisi)