Il Papa in Libano, pensando a tutte le Chiese del Medioriente
Luis Badilla Morale s, Radio Vaticana Il
ventottesimo viaggio all'estero del Papa, tre giornate a Beirut e in zone vicine alla
capitale libanese, è molto importante non solo per la Chiesa locale, ma per tutta
la Chiesa cattolica. E' la quarta volta che Benedetto XVI visita l'area asiatica mediorientale,
dopo Turchia, Terra Santa e Cipro.La visita ha almento tre chiavi di lettura.
E' un viaggio in Libano, Paese dagli equilibri interni politico-religiosi molto delicati,
che il Pontefice vuole mantenere e rafforzare. Ma riguarda idealmente anche la Città
Santa di Gerusalemme, la Custodia di Terra Santa e le Chiese cattoliche dei sedici
paesi mediorientali che hanno partecipato al Sinodo in Vaticano nell'ottobre 2010.
Ed è infine importante anche per le Chiese cristiane di rito orientale. In
questa regione, dalla conclusione del Sinodo, sono subentrati fatti nuovi, come le
Primavere arabe e il conflitto siriano, che rendono ancora più interessante l'impegno
della Chiesa per la pace, la speranza e la comunione. Un viaggio rapido, ma
di grande significato politico e religioso, è quello che attende Benedetto XVI in
Libano dal 14 al 16 settembre, in occasione della firma e della pubblicazione dell'esortazione
apostolica post-Sinodale per il Medio Oriente. Durante la visita, la cui preparazione
si svolge regolarmente nonostante la situazione di guerra civile nella vicina Siria,
il Papa incontrerà i vertici politici del Paese mediorientale e anche i leader religiosi,
compresi quelli delle comunità musulmane. (A cura di Fabio Colagrande)