2012-07-20 14:12:46

Grave siccità negli Usa: in aumento i prezzi di grano, soia e mais


La più grave siccità dal 1956 ad oggi. E’ quella che sta colpendo 26 Stati del sud degli Usa. A rischio le immense coltivazioni agricole. La conseguenza immediata della mancanza d’acqua, che potrebbe protrarsi per altre settimane, è l’aumento incontrollato del prezzo di grano, soia e mais, genere del quale gli Stati Uniti sono il massimo produttore al mondo. Il pericolo è che questa situazione possa aggravare ulteriormente l’attuale crisi economica. Sulle possibili contromisure da adottare Giancarlo La Vella ha intervistato l’economista Luigi Campiglio, esperto di andamento dei prezzi:RealAudioMP3

R. - Questo è il secondo anno di siccità nel mondo; l’anno scorso, per motivi diversi in Cina, ora negli Stati Uniti. E lì è un problema serio che va riconosciuto in quanto tale ed affrontato nella sua rilevanza. Un qualche aumento dei prezzi - speriamo lievi- è nelle cose. Bisogna muoversi ora per contenerlo il più possibile.

D. - In che modo?

R. - In primo luogo bisogna, nel breve periodo, cercare di assorbire da parte delle grandi catene distributrici, per quanto possibile, quegli aumenti che ci saranno sul pane e un po’ su tutti i generi alimentari. È possibile graduare, quanto meno, l’aumento dei prezzi, in maniera tale da dare tempo all’offerta mondiale, di diventare più abbondante e quindi di colmare questo momentaneo squilibrio. Bisogna capire se questa situazione è permanente – e molti dicono che lo sia- e, se lo è, bisogna anche procedere rapidamente con gli investimenti necessari per ampliare la produzione in tempi rapidi. Del resto uno degli aspetti positivi della produzione agricola è che i tempi tecnici sono relativamente contenuti per aumentare la produzione.

D. - Non so se in campo economico se ne parla, ma, secondo lei, è opportuno affiancare a tutto questo delle politiche ambientali idonee a far fronte ai cambiamenti climatici?

R. - Sì, se ne discute molto. Il mio punto di vista è che i cambiamenti climatici abbiano un ruolo di rilievo in questa situazione. Gli Stati Uniti, inoltre, sono i più refrattari ad adottare misure di regolamentazione climatica e - aggiungo - altro aspetto di questa siccità è la progressiva mancanza di acqua nel mondo. Quindi parlare di grano e siccità significa anche parlare di acqua come bene comune dell’umanità e, di conseguenza, avere una gestione il più possibile attenta e priva di sprechi soprattutto in questi momenti.

D. - Sappiamo che queste merci vengono valutate giornalmente in borsa. Che effetti ci saranno sui mercati finanziari?

R. - Oramai ci siamo molto abituati, anche in altri ambiti, al fatto che ogni attività diventi oggetto di scommesse e non credo che questa situazione farà eccezione. Bisognerà, prima o poi, intervenire non solo sui mercati finanziari, che in questo momento sono più sensibili. Altrimenti le conseguenze negative sui Paesi in via di sviluppo possono essere tremende. Bisogna intervenire, affinché i mercati finanziari funzionino per il bene comune e non per la speculazione, cosa che ha preso corpo in questi ultimi anni.







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