2012-07-19 13:30:57

Il Patriarcato latino di Gerusalemme condanna la strage contro gli ebrei di Burgas


“Ciò che è accaduto è veramente tragico ed abominevole. Non si può uccidere in nome di Dio o in nome di un’ideologia. È inaccettabile”. Così mons. William Shomali, vicario patriarcale per Gerusalemme, commenta all'agenzia Sir la strage di Burgas, località bulgara sul Mar Nero, dove in un attentato contro un bus, hanno perso la vita 8 turisti israeliani, in gran parte giovani e 30 sono rimasti feriti. “Con questo vile attacco - afferma mons. Shomali - si aggiunge sofferenza al popolo ebraico, già segnato duramente dall’Olocausto. Non possiamo restare inermi, condanniamo fermamente questo barbaro attacco. Se c’è un conflitto - aggiunge il vicario - questo va risolto per via negoziale e non con vendette e genocidi. Siamo contrari ad ogni forma di violenza”. Mons. Shomali non manca di esprimere la sua preoccupazione per l’escalation di violenza e di tensione in Medio Oriente, in particolar modo nella vicina Siria, Paese legato a doppio filo al Libano, dove il Papa si recherà in visita fra meno di due mesi. “Molti sostengono - spiega il vicario - che la situazione in Siria è destinata a sbloccarsi presto e che si avrà un vincitore, ma non dicono che c’è già uno sconfitto, il popolo, che ha avuto molte vittime, l’economia distrutta, il suo tessuto sociale spaccato da divisioni etniche e religiose". (R.P.)







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