I vescovi italiani sul Ramadan: "Esperienza di Dio in spirito di pace"
“L’esperienza di Dio riconsegna gli uomini e i popoli gli uni agli altri in spirito
di pace, non li rende né contrapposti né conflittuali”. Un augurio di pace è il saluto
che mons. Mansueto Bianchi, vescovo di Pistoia e presidente della Commissione per
l‘Ecumenismo Cei, rivolge oggi a tutti i musulmani presenti in Italia che da domani
iniziano il mese sacro del Ramadan. “Con domani - dice mons. Bianchi - inizia una
testimonianza importante della dimensione e dello spirito religioso anche qui in Italia
espresso dalla presenza dei fratelli musulmani. E’ la testimonianza di un orientamento
della vita verso l’Assoluto di Dio, di polarizzazione della vicenda delle persone
verso Dio. Credo che una società come la nostra, fortemente e profondamente secolarizzata,
debba far tesoro anche di questa testimonianza. Vorrei quindi rivolgere un saluto
forte ai musulmani presenti qui in mezzo a noi in Italia per questo periodo estremamente
significativo della loro vicenda annuale”. Il vescovo - riferisce l'agenzia Sir -
rivolge poi il suo pensiero alle stragi di sangue che hanno segnato la giornata di
ieri, tra la Siria e l’attentato in Bulgaria. “Vorrei anche sottolineare - aggiunge
infatti mons. Bianchi - in un momento come questo l’importanza che il mese di Ramadan
aiuti a vivere l’esperienza religiosa nella convinzione che i percorsi religiosi sono
percorsi di pace, sono percorsi di unità e quindi di incontro e dialogo, di convivenza
tra popoli ed esperienze culturali diversi che hanno generato civiltà diverse ma non
per questo conflittuali. Quindi credo che da un momento religiosamente forte come
il Ramadan, ci si debba attendere questa testimonianza e messaggio forte di pace non
solo al contesto europeo ma anche a quelle frange radicali e più estremiste che talora
drammaticamente si affacciano all’orizzonte del nostro tempo. L’esperienza religiosa
è un cammino alla pace e alla convivenza senza sincretismi, senza perdite di originalità
e identità ma nella profonda convinzione che tutti convergiamo verso la stessa meta”.
(R.P.)