Nicaragua. I vescovi: le comunali di novembre non sono libere e trasparenti
La Conferenza episcopale del Nicaragua (Cen) non inviterà i nicaraguensi a votare
in massa alle elezioni comunali che si terranno il 4 novembre: è quanto ha detto durante
una conferenza stampa, il Segretario della Conferenza episcopale, mons. Silvio Baez,
vescovo ausiliare di Managua. Secondo quanto affermato da mons. Baez, i vescovi nicaraguensi
sono convinti che in Nicaragua non ci siano le condizioni democratiche necessarie
perché i cittadini possano scegliere liberamente e in modo trasparente i sindaci,
i vice sindaci e i consiglieri delle 153 amministrazioni locali di tutto il Paese.
“La Conferenza episcopale non chiamerà a votare in massa, come aveva fatto nelle elezioni
presidenziali del novembre 2011, ma non chiederà nemmeno ai cittadini di non andare
a votare, lascerà invece alla coscienza di ogni persona la scelta di votare o meno
alle elezioni di novembre” ha aggiunto mons. Baez. Per il segretario della Conferenza
episcopale, la gestione poco trasparente delle istituzioni e l'esercizio degli incarichi
pubblici da parte di funzionari non eletti secondo le procedure stabilite dalla Costituzione,
tra gli altri aspetti negativi, “stanno portando la nostra società ad un degrado etico
e morale, e il Paese verso un vicolo cieco”. “Per me il grande problema è a livello
morale: una società che si degrada moralmente è destinata ad essere disumana” ha lamentato
il vescovo. Nella nota inviata all’agenzia Fides si annuncia che la Conferenza episcopale
del Nicaragua si riunirà il 17 e 18 luglio per discutere e pubblicare una lettera
pastorale sulla posizione ufficiale dei vescovi riguardo alle prossime elezioni comunali.
(R.P.)