Mar dei Caraibi: sempre più persone rischiano la vita in cerca di sicurezza
L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) è particolarmente
preoccupato per le morti causate da incidenti in mare che si verficano nel Mar dei
Caraibi tra coloro che cercano di sfuggire alle difficili condizioni ad Haiti. Martedì
scorso una donna è annegata quando un'imbarcazione con a bordo oltre 100 migranti
haitiani si è incagliata vicino alle Bahamas. In precedenza un'altra tragedia si era
verificata il 12 giugno, quando oltre una dozzina di cittadini haitiani hanno perso
la vita nelle acque delle Bahamas e degli Stati Uniti mentre cercavano di raggiungere
le coste della Florida. Questi eventi sono solo alcuni degli atti estremi cui talvolta
le persone che si trovano in situazioni difficili fanno ricorso. Dopo il terremoto
del 2010 ad Haiti persistono difficoltà che stanno inducendo migliaia di persone ogni
anno a lasciare il proprio paese, spesso a bordo di malmesse imbarcazioni. Al momento
non sono disponibili statistiche esatte sul fenomeno, ma secondo le stime le vittime
di queste tragedie sarebbero centinaia ogni anno. In base ai dati forniti dalla Guardia
Costiera Usa, dal dicembre 2011 a seguito di operazioni di soccorso o intercettazione
sono state individuate oltre 900 persone, tra le quali 652 cittadini haitiani, 146
cubani e 111 dominicani. All'interno di Haiti resta inoltre elevato il numero di sfollati:
sono 421.000 le persone che vivono ancora in campi nella capitale Port-au-Prince,
ai suoi margini e in altre regioni dal Paese. La situazione politica resta tesa, mentre
si registra una crescita della criminalità e dell'insicurezza. Continua poi l'epidemia
di colera. L'Unhcr è inoltre preoccupato per i respingimenti degli haitiani da parte
di alcuni Paesi, che in tal modo ignorano un precedente accordo congiunto tra la stessa
Agenzia e l'Alto Commissariato Onu per i Diritti Umani (Ohchr) nel quale si chiedeva
agli Stati di non respingere gli haitiani - per ragioni umanitarie - senza un'adeguata
verifica della protezione su base individuale. L'appello congiunto era stato inoltrato
in vista delle notevoli sfide umanitarie che Haiti sta ancora affrontando, ulteriormente
acuite dal terremoto del gennaio 2010. L'Unhcr continua a promuovere attivamente l'inclusione
di adeguate garanzie di protezione per gli individui fermati in mare e auspica che
tali tragedie in futuro possano essere evitate attraverso una rafforzata cooperazione
internazionale nella regione. (R.P.)