Msf: in Mali curati in due mesi circa 800 bambini affetti da malnutrizione
L’organizzazione Medici Senza Frontiere (Msf) ha messo in evidenza, attraverso il
proprio sito, la situazione dei soccorsi che sta svolgendo in Mali, nella zona di
Timbuctu, dove da aprile si susseguono scontri e saccheggi da parte di Tuareg e gruppi
armati islamici. In due mesi, l’organizzazione ha effettuato più di 1.500 visite,
6.300 consulti medici, ha ammesso oltre 300 pazienti all’ospedale e curato almeno
800 bambini malnutriti. “Garantire cure mediche in questa zona instabile è una sfida,
ma anche una necessità”, sottolinea Mego Terzian, responsabile dell’emergenza per
Msf. “L’instabilità impedisce l’accesso delle organizzazioni umanitarie e il nord
del Mali resta inaccessibile per gli occidentali – continua – tuttavia, manteniamo
la nostra presenza”. Sono solo cinque gli operatori umanitari internazionali di Msf
che, insieme al personale locale, forniscono assistenza medica nei reparti di pediatria,
medicina generale, ginecologia e chirurgia. Così come i due terzi della popolazione,
anche una parte del personale medico dell’ospedale è fuggita. Uno dei problemi maggiori,
ricorda Terzian, è la saltuaria mancanza di carburante che blocca la fornitura d’acqua
e di elettricità e di conseguenza anche il funzionamento dell’ospedale, oltre alla
carenza di medicinali nella struttura. (A.C.)