2012-07-13 08:29:07

La Bce punta al rafforzamento delle banche europee. Moody’s diminuisce l’affidabilità dell’Italia


Spagna e Grecia nel mirino del Fondo Monetario Internazionale. Secondo l’istituto di Washington, Atene è in ritardo nell’applicazione del piano di riforme concordato con Ue, Bce ed Fmi. Positive invece le misure assunte da Madrid per contrastare la crisi. Intanto Moody's ha tagliato due scalini da A3 a Baa2, il rating sui titoli di Stato italiani, la previsione resta negativa. Oggi il premier Monti è negli Stati Uniti in Idaho, dove si riunisce il gotha della finanza. ntanto il presidente della Bce Mario Draghi si aspetta di vedere una “migliore” situazione del credito nel corso di quest’anno anche se il miglioramento sarà lento e graduale. Nel suo bollettino mensile, la Banca Centrale Europea ha affermato che è essenziale che le banche si rafforzino per far ripartire l’economia. Il servizio è di Alessandro Guarasci: RealAudioMP3

La Bce rimane guardinga. Vi sono ancora troppe tensioni sul debito sovrano, il settore finanziario non è stato ancora adeguatamente ristrutturato, le banche si devono rafforzare per sostenere famiglie e imprese. E poi, l’istituto di Francoforte sottolinea che ''non si segnalano miglioramenti per il prossimo futuro'' del mercato del lavoro dell'area euro e nel secondo trimestre è previsto un ulteriore calo. Ne consegue che la ripresa risente di troppi fattori negativi. Anche le tasse sulla case, cresciute in Francia e in Italia, è il caso dell’Imu, rischiano di deprimere il settore delle costruzioni. Unica consolazione, il livello dei prezzi che quest’anno dovrebbero scendere, e il prossimo anno dovrebbero raggiungere un tasso al di sotto del 2%. Da Roma interviene il ministro dell’Economia Vincenzo Grilli, convinto che per l’economia italiana non sia utile aumentare l'Iva, ma ci vorranno altri sei miliardi se si vuole evitare ai inasprire l'imposta nella seconda metà del 2013. L'economista Luigi Paganetto:

R. - L’aumento dell’Iva finisce per ridurre gli spazi di domanda interna e questo è uno degli elementi che possono concorrere alla ripresa.

D. – Come dice la Bce bisogna davvero ristrutturare il sistema bancario, per far ripartire l’economia in Italia e in Europa?

R. – Se noi dobbiamo far ripartire l’economia internazionale occorre che il sistema bancario torni a fare il finanziatore dell’economia reale, cioè dello sviluppo industriale e dei servizi. Senza di questo sarà difficile riprendere con la lena che è necessaria.







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