2012-07-13 12:33:05

Italia. Per il governo "ingiustificato" il giudizio di Moody's. L'opinione di Suor Giuliana Galli


Il declassamento da parte di Moody’s è stata una disgrazia, ma il mercato ci ha premiato. Lo ha detto Mario Monti dopo la decisione dell’agenzia di rating di ribassare il giudizio nei confronti dell’Italia da A3 a Baa2. Siamo virtuosi, ha proseguito il premier italiano, ma invece di premiarci ci puniscono. Per il ministro dello sviluppo Passera: il giudizio di Moody’s è ingiustificato e fuorviante, mentre il ministro degli Esteri, Terzi mette in discussione l'attendibilità dell'agenzia, la stessa che ha promosso Lehman Brothers poche ore prima del crollo. La Commissione Ue da parte sua ha giudicato inappropriata la tempistica dell'annuncio di Moody's. Il servizio di Alessandro Guarasci: RealAudioMP3

Davvero una doccia fredda per il governo. Il declassamento non era nelle previsioni, ma per l’agenzia di rating pesano le prospettive politiche del Paese. Il ministro per lo Sviluppo economico, Corrado Passera, afferma che non è stato tenuto in giusta considerazione il lavoro che il Paese sta facendo per uscire dalla crisi e risanare il debito. Con Passera, il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, convinto “l'Italia e il suo sistema manifatturiero siano molto più forti di quello che appare nelle valutazioni di Moody's". Abbiamo sentito l’opinione di suor Giuliana Galli, componente del Consiglio generale della Compagnia di San Paolo:

R. – Guardiamo in faccia la realtà senza esagerati pessimismi e senza squilibrati ottimismi. La realtà che ci confronta è quella di sanare una situazione economica che è parecchio malata, chiamata anche “percorso di guerra”: questa la si affronta con quanto l’emergenza impone.

D. – Ieri, la Banca centrale europea ha detto che le banche devono rafforzasi e tornare a fare credito. Questa è una missione ad oggi, possibile, secondo lei, oppure il sistema finanziario, anche italiano, è ancora in forte difficoltà e dunque ha bisogno ancora di consolidarsi?

R. – Fare credito o non farlo? L’aver fatto credito a oltranza abbiamo visto cosa ha fatto in America. Per cui tenere occhi attenti alla situazione. Fare prestiti laddove si preveda uno sviluppo, mi sembra giusto, dove invece l’incertezza è troppa e non dà adito a previsioni di riuscita, e quindi si rischia di buttare via del denaro, credo che sarebbe invece imprudente.

D. – Secondo lei, a livello mondiale ed europeo c’è fiducia in quello che sta facendo l’Italia oggi?

R. – Io credo di sì, anche perché lo sforzo di questo governo è superiore a qualsiasi altro mai visto nel passato. Certo, a chi si sente toccato su pensioni o su costi dà fastidio. Ma io credo che ci sia questa fiducia in quanto sta facendo Monti e il suo governo.








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