2012-07-12 15:29:03

Rapporto Fao-Ocse: cala la produzione agricola mondiale, salgono i prezzi


Fao ed Ocse lanciano l'allarme: la produzione agricola mondiale sta diminuendo mentre i prezzi continuano a crescere. Invitano dunque ad aumentare la produzione agricola del 60% nei prossimi 40 anni per venire incontro alla crescente domanda di cibo e lottare contro la piaga della fame. Chiedono poi di adottare misure urgenti e concrete per calmierare i prezzi dei prodotti agricoli, fermare il degrado ambientale e il cambiamento del clima: aspetti che incidono sulle capacità produttive, in particolare dei Paesi che più soffrono di carenze alimentari. Sulle risposte al problema della fame nel mondo, Giancarlo La Vella ha intervistato l’economista Riccardo Moro:RealAudioMP3

R. – Io non credo che sia solo una questione di produzione, anche se evidentemente la disponibilità di prodotto è chiaramente fondamentale. Uno degli elementi più preoccupanti è che siamo di fronte ad un trend di sistematico aumento dei prezzi, o comunque di prezzi che saranno permanentemente elevati e questo per varie ragioni. In prospettiva, noi abbiamo anche bisogno di interrogarci su come aumentare la produzione, ma oggi abbiamo un problema di distribuzione che è inefficace.

D. – Secondo lei, com’è possibile ridurre gli sprechi per migliorare la produzione attuale che, secondo molti esperti, sarebbe già di per sé sufficiente a sfamare tutto il mondo?

R. – Abbiamo bisogno di strumenti istituzionali, come la creazione di mercati in cui i produttori possano trovarsi, incontrare i consumatori e vendere i loro prodotti, uscendo così dalla dipendenza da un oligopolio formato da pochi operatori più grandi, come capita in diversi Paesi del sud del mondo, che sono in grado di andare nelle zone più isolate e raccogliere il prodotto ai prezzi che vogliono loro. Se ci fossero dei mercati più diffusi, i prezzi risponderebbero maggiormente alle esigenze sia dei produttori che dei consumatori.

D. – Considerando inoltre che molta della produzione viene eliminata proprio per non far abbassare eccessivamente i prezzi…

R. – Sì, purtroppo sì. O che oppure viene segregata… E’ molto brutto da dire, ma alcune situazioni di carestia e di emergenza alimentare sono situazioni in cui fondamentalmente c’è una inefficacia nella distribuzione: non c’è reale mancanza di prodotto. Questo evidentemente è un fenomeno perverso. Lo si risolve nel momento in cui si pone in essere una forte azione di natura istituzionale nella creazione di mercati, ma anche di formazione – dall’altro lato – nel rafforzamento delle organizzazioni sia dei produttori, sia dei consumatori. Questo è un lavoro prezioso, che non può essere dimenticato, accanto al lavoro di miglioramento della produttività.

D. - Negli schemi economici attuali, come s’inserisce la preziosa opera contro la fame che stanno portando avanti tante organizzazioni non governative e in particolare la Chiesa cattolica?

R. – Direi che molte organizzazioni fanno un servizio molto positivo. Quello è un ambito in cui veramente c’è una partecipazione aperta di molte forze, che sono interessate a un irrobustimento dei sistemi, piuttosto che non a una logica di profitto di alcune grandi multinazionali, in grado di fare una fortissima azione di lobby.

D. – Quindi l’azione umanitaria, che è essenzialmente gratuita, riesce o no a spezzare questi schemi economici?

R. – Se noi abbiamo una visione di brevissimo periodo, ci verrebbe da dire di “no”. In realtà, se noi guardiamo le cose in una prospettiva più ampia, mi sembra che questo lavorio quotidiano di pressione politica, che nasce dal mondo che si è impegnato nell’ambito delle azioni umanitarie, stia creando una cultura nuova. Non per nulla, ad esempio, oggi si parla di sicurezza alimentare, mentre ieri si parlava solo di emergenza fame. Non per nulla si sta parlando sempre di più di sovranità alimentare, della possibilità cioè di ogni comunità di decidere che cosa produrre, pensando alla sua sicurezza alimentare, ma salvaguardando colture in una logica di sostenibilità della vita umana futura e dell’ambiente con la finalità della salvaguardia della vita umana.







All the contents on this site are copyrighted ©.