Il presidente Napolitano: con il Papa una grande affinità e reciproco rispetto
Una cena serena, un’oretta di conversazione familiare. E’ il clima che ha caratterizzato
mercoledì sera l’incontro al Palazzo Apostolico di Castelgandolfo tra il Papa e il
presidente della repubblica italiana Giorgio Napolitano, in occasione del concerto
diretto dal maestro Daniel Barenboim. A descrivere la serata è stato il direttore
della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi. Il presidente Napolitano
ne ha poi parlato con L’Osservatore Romano. Servizio di FrancescaSabatinelli
Una grande
affinità e un grande e reciproco rispetto. Sono i sentimenti che legano Giorgio Napolitano
a Benedetto XVI: così li descrive lo stesso presidente italiano nell’intervista rilasciata
all’Osservatore Romano. Ci sentiamo in un certo senso vicini, spiega Napolitano, perché
entrambi chiamati a governare realtà complesse: il Papa capo di stato e guida della
Chiesa universale, lui al vertice delle istituzioni della repubblica italiana, in
un momento, il presidente non lo nasconde, molto difficile in cui si sente chiamato
alla missione di moderatore. Cosa dire quindi, si chiede Napolitano, della analoga
missione che spetta al Pontefice? Il capo dello Stato parla poi del Papa come uomo
di pace, cita il conflitto in Medio Oriente, area dove le esortazioni di pace si scontrano
con un certo incancrenimento di conflitti e di contrasti. Come sempre accade quando
passano decenni e decenni senza riuscire a trovare una soluzione, c’è qualcosa che
poi si trasforma in incrostazione molto dura da sciogliere. Il Papa, dichiara Napolitano,
può far molto con la sua ispirazione, con la costanza della sua azione. Si sofferma
poi sul rapporto tra il Santo Padre e l’Italia, cita il messaggio inviato da Benedetto
XVI in occasione delle celebrazioni per il 150mo dell’unità d’Italia, lo definisce
un messaggio impegnativo sia per le parole che per il giudizio storico. Ciò dimostra,
conclude quindi Napolitano, come in Italia lo Stato e la Chiesa, il popolo della Repubblica
e il popolo della Chiesa, siano così profondamente e intimamente uniti.