Perù: per la Chiesa positivo l'avvio del dialogo su Cajamarca
Il “facilitatore” per il dialogo tra il governo centrale e i dirigenti del dipartimento
settentrionale di Cajamarca, mons. Miguel Cabrejos, ha definito “fruttuosa” la riunione
avuta ieri con esponenti delle autorità e della società civile locali nell’omonima
capitale regionale in merito al controverso progetto minerario Conga, all’origine
di proteste degenerate a più riprese in violenze. “Ritengo che la riunione sia andata
molto bene. E’ stato un primo incontro, ce ne deve essere un altro, il dialogo non
deve essere interrotto” ha detto il presule, arcivescovo di Trujillo, parlando ai
giornalisti dopo il colloquio con il presidente regionale Gregorio Santos a cui ha
partecipato insieme al sacerdote Gastón Garatea, l’altro mediatore della Chiesa peruviana,
per ascoltare i reclami dell’ampio fronte che si oppone al progetto. Sfidando lo stato
d’emergenza imposto dopo gli ultimi scontri tra manifestanti e forze dell’ordine,
conclusi con cinque vittime, alcune centinaia di persone hanno atteso fuori dall’edificio
che ha ospitato l’incontro gridando slogan contro il presidente Ollanta Humala. Mons.
Cabrejos e padre Garatea - riporta l'agenzia Misna - torneranno la prossima settimana
a Cajamarca per visitare le zone interessate dal progetto Conga, gestito dall’azienda
Yanacocha, filiale della statunitense Newmont che nella regione già sfrutta il giacimento
aurifero più importante dell’America Latina. Con investimenti stimati in circa 4,8
miliardi di dollari, che ne fanno il principale progetto minerario al livello nazionale,
Conga prevede il prosciugamento di quattro bacini idrici, due per destinarli all’estrazione
di oro e rame, gli altri per utilizzarli come depositi dei residui: la popolazione
di Cajamarca teme danni irreparabili alle fonti idriche che metterebbero a rischio
agricoltura e allevamento, diffuse attività di sussistenza nel territorio. Oggi, riferiscono
i media peruviani, mons. Cabrejos incontrerà anche rappresentanti del governo Humala
per informarli sull’esito della riunione a Cajamarca. Le prime reazioni da Lima sull’avvio
del dialogo sono state positive: “Siamo disposti a parlare, a sederci al tavolo del
dialogo, non possiamo continuare a scontrarci peruviani contro peruviani” ha detto
la vice presidente Marisol Espinoza. Il Perù è il secondo produttore mondiale di rame,
dopo il Cile, e il sesto di oro: il settore minerario rappresenta il 61% delle esportazioni.
(R.P.)