I vescovi maroniti: "Storica visita del Papa in Libano per tutto il Medio Oriente"
“Una visita storica che, si spera, porterà benefici per il Paese e per tutto il Medio
Oriente” e per la quale è necessario “prepararsi per accogliere il contenuto dell’Esortazione
apostolica che fa seguito al Sinodo speciale dei vescovi per il Medio Oriente”. E’
quanto scrivono i vescovi maroniti nel comunicato diffuso al termine del loro incontro
mensile che li ha visti riunirsi, lo scorso 4 luglio, a Bkerke sotto la presidenza
del loro patriarca Bechara Boutros Rai. Nel testo - riferisce l'agenzia Sir - i vescovi,
in merito al prossimo viaggio di Benedetto XVI, in settembre, esortano i fedeli “a
partecipare in gran numero alle celebrazioni domenicali e festive nelle parrocchie
e a recitare la preghiera in preparazione alla visita papale a partire da domenica
15 luglio”. I padri maroniti si soffermano anche sulla situazione interna del Paese
e si dicono “costernati per la crisi e la paralisi che regnano in Libano, per la mancanza
di fiducia che si nota nel popolo e per i dubbi legati alla capacità dello Stato di
proteggere la società”. A tale proposito i vescovi ricordano il Patto nazionale del
1943 con il quale “i libanesi si sono impegnati a proteggere l‘unità interna e le
sue relazioni con altri Paesi. ‘Né Oriente né Occidente’, è la formula che lo riassume
e che esprime il ‘sì’ al vivere insieme, e il ‘no’ alle interferenze esterne”. Dalla
Assemblea dei presuli maroniti giunge anche la condanna di fenomeni “come l’aggressione
ed il rapimento di cittadini, il blocco delle strade, l’assenza di controlli alle
frontiere libanesi” e l’appello all’apertura “urgente di un tavolo dialogo nazionale”.
Un cenno particolare, infine, viene riservato alle scuole cattoliche messe a dura
prova da “una serie di leggi e di progetti che impongono aumenti salariali con effetto
retroattivo degli stipendi dei docenti decisi senza concertazione e che rischiamo
di compromettere la sopravvivenza degli istituti. Di contro - conclude il documento
- lo Stato non onora i suoi impegni verso le scuole gratuite e né verso le famiglie
che hanno scelto la scuola privata in virtù del loro diritto di scelta”. (R.P.)