Campania, appello contro i roghi di rifiuti che avvelenano l'aria
Don Maurizio Patriciello, parroco a Caivano, provincia di Napoli Da
noi i morti di tumore non si contano più. Una tragedia che si consuma sotto i nostri
occhi mentre gli amministratori locali, rimpallandosi le responsabilità, lasciano
la gestione del territorio alla criminalità organizzata, permettendo lo scempio di
una territorio un tempo bellissimo e fecondo. Tutto ciò in una regione già martoriata
dalla crisi e dalla disoccupazione. Faccio appello soprattutto agli uomini di Chiesa,
in questo momento in cui lo Stato sembra latitante. Qui ci rubano l'aria! E' inconcepibile,
la gente non ne può più. Mi appello anche al presidente Napolitano, napoletano come
noi, e ai politici locali che elemosinano un voto e poi, quando conquistano il potere,
si dimenticano di noi. C'è la mano della camorra dietro lo smaltimento illecito
e i roghi di rifiuti e sostanze tossiche che in alcune zone delle provincie di Napoli
e Caserta avvelenano l'aria e diminuiscono l'aspettativa di vita. Zone dove, nell'indifferenza
delle istituzioni, e spesso anche dei mass-media, il rischio tumore è di molto superiore
alla media nazionale.(Intervista a cura di Fabio Colagrande)