2012-07-09 13:52:04

Mali: dai Paesi africani appelli per un governo di unità per superare le tensioni


Una nuova condanna delle violenze nel nord del Mali e della distruzione di alcuni monumenti storici a Timbuctù e l’esortazione a formare entro il 31 luglio un governo di unità nazionale per completare il processo di transizione politica scaturito in seguito al golpe del 22 marzo scorso. È quanto espresso dai Paesi del gruppo di contatto per il Mali riuniti nel fine settimana a Ouagadougou, in Burkina Faso. All’esecutivo di unità spetterebbe il compito di aprire la strada dei negoziati con i gruppi ribelli che controllano il nord del Paese da ormai tre mesi. Nel comunicato finale della riunione - ripreso dall'agenzia Misna - si fa anche indiretto riferimento alla possibilità di un ricorso all’intervento armato invitando la Comunità economica dei Paesi dell’Africa occidentale (Cedao) a difendere i civili e l’integrità territoriale del Paese. Intanto, nel primo intervento pubblico rilasciato dopo essere stato respinto da Gao e Timbuctù ad opera dei gruppi armati islamisti, il Movimento nazionale di liberazione dell’Azawad (Mnla) ha criticato il vertice di Ouagadougou, l’azione diplomatica dello stesso Burkina Faso e lamentato la maggiore presenza sul territorio dei gruppi rivali islamisti. L’Mnla, di matrice tuareg, ha accusato i Paesi della regione di cercare accordi con Mujao, Al Qaida nel Maghreb islamico e Ansar al Din pur essendo questi gruppi implicati nel rapimento di cittadini stranieri e in traffici illeciti. Fonti della Misna a Gao, hanno però riferito che dalla fuoriuscita dell’Mnla la situazione per i civili è migliorata. Gli islamisti sono infatti in grado di mantenere un certo ordine e, contrariamente all’Mnla, si sono astenuti da violenze e soprusi ai danni dei civili rimasti in città. (M.G.)







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