2012-07-09 14:02:14

Africa: aborti in aumento e crollo della famiglia a nove anni dal Protocollo di Maputo


Sei milioni di aborti solo nel 2011; ampia diffusione di pratiche come la sterilizzazione delle donne; ricorso sistematico alla contraccezione e a metodi di controllo delle nascite, che promuovono un programma di radicale trasformazione delle società africane, orientandole verso le ideologie distruttive della vita umana: sono le conseguenze del “Protocollo di Maputo”, di cui ricorre il nono anniversario della sua approvazione da parte dell'Assemblea dell'Unione Africana” a Maputo, in Mozambico nel 2003. A fare il bilancio dei danni provocati da queste linee guida è padre Shenan Boquet, presidente dell’Ong “Human Life International” (Hli), impegnata in tutto il mondo in difesa della vita nascente. Il religioso, sentito dalla Fides, spiega che il protocollo “ha messo in moto una agenda che ha radicalmente influenzato il continente africano, incoraggiando i gruppi di controllo della popolazione in Africa. I sostenitori del Protocollo di Maputo – prosegue padre Boquet - vogliono farci credere che l'obiettivo primario del loro documento è la lotta alla mutilazione genitale femminile (Mgf), un crimine efferato che viola la dignità delle donne e colpisce quasi due milioni di donne africane ogni anno”. Tuttavia, la Mgf è menzionata solo una volta nel documento, che si concentra perlopiù su temi come la legalizzazione dell'aborto, la contraccezione e la sterilizzazione. “Il documento – aggiunge – promuove un cambiamento della famiglia tradizionale chiedendo l'eliminazione della discriminazione nei confronti delle donne, che è sempre ingiusta e immorale. Tuttavia l'uso di questo termine all'interno del protocollo è destinato a promuovere il libero esercizio dei diritti sessuali delle donne, vale a dire la libertà di ricorrere ad aborto, contraccezione e sterilizzazione”. Il Protocollo chiede il libero uso e la distribuzione di contraccettivi abortivi e stabilisce che gli Stati africani adottino “nuovi metodi pedagogici per modificare i modelli sociali e culturali di comportamento di donne e uomini. E’ il tentativo radicale di ridisegnare e riorientare le menti e le vite di milioni di persone, con una propaganda di morte che distrugge il fondamento stesso di una società e mette in discussione la sua esistenza futura”, afferma padre Boquet. “Tali politiche provocano il crollo della famiglia, la crescita del numero degli orfani, delle famiglie senza padre e della promiscuità” conclude il presidente del Human Life International, secondo il quale la mentalità contraccettiva e abortiva, legalizzata e approvata dal Protocollo di Maputo, “non porterà ad un minor numero di aborti, come i suoi sostenitori vorrebbero farci credere, ma molti più aborti”. Infatti, secondo le stesse associazioni che promuovono il controllo della popolazione come “Planned Parenthood”, il numero degli aborti in realtà è cresciuto in Africa tra il 2003 e il 2008. (M.G.)







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