2012-07-07 08:07:45

Fmi:la crisi coinvolge anche i Paesi emergenti. Atene chiede più tempo per risanare i conti


L'economia mondiale sta peggiorando e la crisi è diventata negli ultimi mesi “più preoccupante”: dopo il monito lanciato dal presidente della Bce Mario Draghi, e' la numero uno del Fmi Christine Lagarde a suonare l'allarme e a chiedere che l'Unione europea faccia di più. Il servizio è di Salvatore Sabatino: RealAudioMP3

A soffrire non è più solo l’Europa, ma anche gli Stati Uniti e, cosa più preoccupante, la Cina, il Brasile e l’India. Quei Paesi emergenti che, fino a questo momento, erano il traino dell’economia mondiale; Christine Lagarde lo dice con forza e annuncia che le prossime stime del Fondo Monetario, “saranno riviste al ribasso”. Dichiarazioni che deprimono le borse, già in caduta dopo i dati deludenti sulla disoccupazione Usa, rimasta ferma all'8,2%, lo stesso livello di maggio. Intanto al Parlamento di Atene, ieri, il primo discorso ufficiale del neo-premier Samaras. La Grecia – ha detto - chiede ai creditori più tempo per risanare i conti pubblici, a causa della profonda recessione e in cambio dello stretto rispetto del piano di risanamento concordato con l'Europa. Una situazione, quella Greca, evocata anche dal ministro delle Finanze cipriota, Vassos Shiarly, il quale ha sottolineato che le difficoltà finanziarie dell’Isola sono state causate dal coinvolgimento dei privati nell'ultimo salvataggio del Paese ellenico e ora il governo di Nicosia si aspetta che l'Ue mostri la sua solidarietà prestando quanto necessario per ricapitalizzare le banche. Un’attesa che, però, sarà carica di tensione, visto che Bruxelles ha mal digerito la richiesta di un prestito da 6,18 miliardi di dollari avanzata da Cipro alla Russia.








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