Ucraina: lettera aperta dei leader religiosi sulla legge linguistica
In una lettera aperta indirizzata al presidente dell’Ucraina, Viktor Yanukovyc, i
leader delle Chiese e delle organizzazioni religiose ucraine hanno definito il nuovo
disegno di legge sul regime linguistico “una strada che porta al precipizio, al conflitto
civile, alla disintegrazione dello Stato”. I firmatari della lettera - riferisce l'agenzia
Sir - hanno espresso profonda preoccupazione per il fatto che il Consiglio supremo
ucraino abbia approvato il controverso disegno di legge il 3 luglio che riconosce
lo status di lingue regionali agli idiomi (fra cui il russo) parlati dalle minoranze
che rappresentano meno del 10% della popolazione di una singola regione; un provvedimento
ritenuto in contrasto con la tutela dell’identità nazionale ucraina. Secondo i rappresentanti
religiosi, “l’acuirsi delle divisioni linguistiche e lo scontro politico porterebbero
all’inasprimento delle divisioni sociali e alla destabilizzazione delle fondamenta
dell’indipendenza dello Stato ucraino”. Per questo i leader delle religioni chiedono
al presidente dell’Ucraina di “non firmare il disegno di legge, ma di porre il proprio
veto e di rimandarlo al Consiglio supremo per un esame più completo e approfondito
che possa portare a una decisione equilibrata”. Invitano inoltre il presidente Viktor
Yanukovyc a farsi promotore di un “dialogo sociale e professionale a livello nazionale
sulle questioni linguistiche” in modo tale da poter creare una solida base per la
preparazione della nuova legge. (R.P.)