2012-07-06 14:41:28

Appello dal Vertice dei "Paesi amici della Siria", a Parigi: Assad deve lasciare il potere


Il presidente siriano Bashar al-Assad deve cedere il potere per dare credibilità al processo di transizione: è quanto scritto nelle conclusioni adottate da tutti i Paesi presenti al vertice di Parigi degli "Amici della Siria". Intanto, dalle pagine di un quotidiano turco Assad afferma che dimostrerà al mondo che resisterà fino alla fine. A pesare sulla crisi le posizioni di Cina e Russia che hanno boicottato la riunione nella capitale francese. Il servizio di Marco Guerra:RealAudioMP3

"Coloro la cui presenza potrebbe minare la credibilità del processo di transizione dovrebbero farsi da parte. A tale riguardo Bashar al-Assad dovrebbe cedere il potere". È questo il punto fermo su cui hanno concordato le circa 100 delegazioni del vertice di Parigi, fra Paesi arabi e occidentali e l’opposizione interna siriana. Dimissioni di Assad che sono stato oggetto anche dei vari interventi che si sono susseguiti in mattinata. Ad aprire il vertice, il presidente francese Holland che, facendo riferimento alle assenze di Cina e Russia, ha detto che la crisi siriana è diventata una minaccia alla sicurezza internazionale. L’inquilino dell’Eliseo ha chiesto quindi a tutta la comunità internazionale di assumersi cinque precisi impegni, fra cui sanzioni più dure nei confronti di Damasco e il rifiuto di ogni impunità per i crimini. Dichiarazioni a cui hanno fatto eco il capo del Consiglio nazionale dell'opposizione, che ha chiesto l’istituzione di una no-fly zone, e il segretario di stato Usa Clinton che, senza usare mezzi termini, ha affermato che Pechino e Mosca “pagheranno un prezzo” per il loro sostegno al regime siriano e ha chiesto di fare pressioni sui due Paesi affinché Consiglio di sicurezza dell’Onu approvi una risoluzione che imponga conseguenze ''immediate'' a Damasco. Intanto non si fermano le violenze: l’esercito siriano ha riconquistato le roccaforti dei ribelli nella provincia settentrionale di Idlib e l’opposizione denuncia bombardamenti sulla città di Daraya con almeno una vittima tra i civili, mentre secondo l’Onu Il numero dei rifugiati siriani nei Paesi vicini ha superato le 100mila persone.







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