2012-07-05 08:09:09

Pesanti danni in Bangladesh per le piogge monsoniche


Gravissime inondazioni stanno colpendo il Bangladesh. Le piogge monsoniche si stanno abbattendo in particolare sui distretti della regione nord-orientale, dove stanno per straripare i fiumi Brahmaputra e Dharla. Almeno 300 mila persone in 500 villaggi sono già rimaste senza casa, cibo e acqua potabile. I collegamenti sono bloccati. In questa drammatica situazione si moltiplica lo sforzo delle organizzazioni umanitarie, tra queste Terre Des Hommes. Sulla situazione Giancarlo La Vella ha intervistato Rossella Panuzzo, portavoce dell’organizzazione:RealAudioMP3

R. – Il fiume Brahmaputra che arriva dall’India con una portata ancora molto alta sta lentamente scendendo. Quindi si spera nelle prossime ore in un miglioramento della situazione per quanto riguarda il lato meteorologico ma questo miglioramento sta mettendo in evidenza la situazione molto grave a livello della popolazione. In Bangladesh i terreni più bassi sono quelli abitati dalle persone più povere sono quelli a rischio sempre di inondazione.

D. – Come vivono le persone alle quali improvvisamente l’acqua ha spazzato via la casa e tutti i beni primari?

R. – Vivono molto male. Le latrine sono inutilizzabili e anzi c’è un inquinamento dell’acqua quindi è difficile bere e avere acqua potabile. I terreni che coltivano vengono sempre di più erosi ad ogni inondazione, quindi si prospetta effettivamente un periodo di forte problema di approvvigionamento di viveri e naturalmente c’è sempre in agguato la possibilità di un’epidemia di colera.

D. – Nell’immediato di che cosa c’è bisogno per alleviare una situazione così grave che riguarda tante persone?

R. – Assolutamente continuare la consegna di viveri, estenderla a più persone possibili. Un’attenzione costante ai bambini con il problema della diarrea, di solito le prime vittime di malattie portate dall’acqua non potabile. Poi sicuramente dovremo vedere se sarà possibile riparare i danni delle tante scuole danneggiate. Ci hanno detto che ci sono circa 74 scuole danneggiate nel distretto.

D. – Come riuscite ad operare in queste regioni colpite dalle inondazioni dove immagino sia anche difficile il movimento sulla terra?

R. – Assolutamente, è difficile però come Terre des hommes siamo in quella regione dal 1974 quindi lavoriamo in accordo con le autorità locali e quindi ci vengono messe a disposizione mezzi. Purtroppo il Bangladesh è uno Stato dove è ricorrente il problema delle inondazioni, in qualche maniera nei prossimi giorni cerchiamo di incrementare questi aiuti che abbiamo già attivato speriamo nelle prossime settimane ci sia un’uscita dalla prima emergenza e dopodiché ci sarà tutta la post-emergenza che era quella della ricostruzione di case e di scuole.

D. – Come è possibile sia pure da lontano aiutare queste persone?

R. – Abbiamo messo nel nostro sito che è www.terredeshommes.it un appello di raccolta fondi tramite il sito trovate tutte le informazioni del caso e si può addirittura fare una donazione online.







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