Mons. Crociata alla Coldiretti: l'agricoltura può far uscire dalla crisi
Il segretario generale della Cei, mons. Mariano Crociata, rilancia il valore della
concertazione. Mons. Crociata ha parlato durante l’assemblea generale della Coldiretti,
che ha messo in evidenza come con la crisi cambino i consumi degli italiani. L’Istat
aggiunge che il 35.8% degli italiani ha ridotto i consumi alimentari. Alessandro
Guarasci:
Nel piatto
degli italiani, dice la Coldiretti, c’è più pasta, +3%, e meno bistecche, -6%. E poi
si rinuncia alla colazione al bar. Insomma, la crisi porta a consumare maggiormente
ciò che costa meno. Il presidente di Coldiretti, Sergio Marini, afferma che
bisogna rivedere il modello di sviluppo, perché “la mercificazione del cibo accende
focolai di rivolte e costringe un miliardo di persone a soffrire la fame”. E poi
bisogna rivedere gli stili di vita interni. C ‘è una burocrazia che tutela l’ambiente
e la qualità di cosa mangiamo, ma c’è un altro tipo di burocrazia che fa solo danni,
dice Marini:
“C’è tanta altra burocrazia che ci fa perdere un sacco di tempo.
Tagliare quella significherebbe – a nostro giudizio – recuperare uno o due punti di
Pil in questo Paese. Molto spesso la burocrazia, pur di mantenersi, si inventa operazioni
pratiche, che però vanno poi a cadere naturalmente nelle imprese e lì riducono la
competitività e fanno perdere un sacco di tempo”.
Mons. Mariano Crociata,
segretario generale della Cei, afferma che l’agricoltura può far ripartire l’economia.
E poi è vero che siamo in un momento di sacrifici per tutti, ma non va dimenticato
il valore della concertazione:
“L’attività di concertazione, e quindi di
condivisione delle difficoltà, costituisce un elemento di coesione sociale non secondario”.
Il
ministro dell’Agricoltura Catania annuncia che presto saranno messi a disposizione
i terreni del demanio.