Inghilterra-Galles: da domani il Sinodo anglicano anche sulle donne vescovo
È un Sinodo anglicano di cruciale importanza quello che si apre domani all’università
di York, per concludersi martedì 10 luglio. All’ordine del giorno di lunedì 9 luglio
c’è la discussione sulla possibilità che i fedeli contrari alle donne possano essere
seguiti da un uomo vescovo. Ed è proprio questa eccezione alla generale introduzione
dei vescovi donna a dividere la Chiesa. La clausola 5, emendamento previsto dai presuli,
prevede che i vescovi uomini, ai quali i fedeli contrari alla politica generale della
Chiesa possono ricorrere, non abbiano mai ordinato donne e non credano nell’episcopato
femminile. La Chiesa di Inghilterra - riferisce l'agenzia Sir - tenta così di mantenere
al proprio interno chi si oppone ancora alle donne, si tratti degli evangelici o degli
anglocattolici, 1.500 dei quali sono passati, insieme a 80 pastori, alla Chiesa cattolica
negli scorsi mesi grazie alla costituzione apostolica di Benedetto XVI “Anglicanorum
coetibus” che permette loro di mantenere parti della liturgia anglicana. La presenza
di un’area all’interno della Chiesa, nella quale possano ritrovarsi gli oppositori
delle donne vescovo, risulta inaccettabile per chi sostiene che un aggiornamento dell’intera
legislazione debba essere demandato alla Commissione dei vescovi per l’abolizione
della clausola. Se il Sinodo procedesse in questa direzione la legislazione tornerebbe
ai vescovi anglicani, che potrebbero decidere di rimuovere l’emendamento a favore
dei fedeli contrari alle donne vescovo, per rimandare il tutto al Sinodo a novembre
2012 o a febbraio 2013 per un’approvazione definitiva. È anche possibile che il Sinodo
proceda con l’approvazione finale della legislazione, che porterebbe alla prima ordinazione
delle donne vescovo alla fine del 2013 o nei primi mesi del 2014. Il Sinodo discuterà
e approverà anche, domenica 8 luglio, un rapporto sulla guerriglia di un anno fa preparato
dalla commissione “Mission and public affairs division” che si occupa del settore
sociale, intitolato “Testing of the bridges” (“Mettere alla prova i ponti”). Nella
relazione, che denuncia come alcune convinzioni sui disordini (importanza dei social
network, ruolo chiave delle gang) siano infondate, si esplora il ruolo delle chiese
in queste situazioni di conflitto. Aperte come rifugio durante la guerriglia, con
pastori e fedeli pronti ad aiutare, le chiese hanno avuto un ruolo chiave. Martedì
10 luglio l’addio del Sinodo al primate anglicano Rowan Williams, arcivescovo di Canterbury,
che lascerà il suo incarico alla fine di dicembre per diventare “Master”, ovvero preside
del Magdalene college di Cambridge. (R.P.)