Bilanci consuntivi di Santa Sede e Governatorato: gratitudine per il sostegno dei
fedeli nonostante la crisi
Si è conclusa mercoledì scorso in Vaticano la riunione del Consiglio di Cardinali
per lo studio dei problemi organizzativi ed economici della Santa Sede, presieduta
dal cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone. Ieri sono stati pubblicati i bilanci
consuntivi della Santa Sede e del Governatorato. Il servizio di Sergio Centofanti.
Il Bilancio
consuntivo consolidato della Santa Sede per l’anno 2011 chiude con un disavanzo di
quasi 15 milioni di euro. I capitoli di spesa più impegnativi sono stati quelli relativi
al costo del personale che, al 31 dicembre scorso, contava 2.832 unità, e ai mezzi
di comunicazione sociali, considerati nel loro complesso. Su tale risultato – rileva
un comunicato - ha influito l’andamento negativo dei mercati finanziari mondiali che
non ha consentito di raggiungere gli obiettivi preventivati.
Il Bilancio consuntivo
2011 del Governatorato - che ha un’amministrazione autonoma ed indipendente da contributi
della Santa Sede, e, attraverso le sue diverse Direzioni, provvede alle necessità
relative alla gestione dello Stato - si è chiuso con un attivo di quasi 22 milioni
di euro. Al 31 dicembre scorso risultavano impiegate 1.887 persone. Particolarmente
significativo in ordine a questo risultato è stato l’apporto dato dai Musei Vaticani,
che hanno prodotto ricavi che passano dai circa 82 milioni di euro ad oltre 91 milioni
di euro, per un totale di più di 5 milioni di visitatori, cifra che, secondo le classifiche
specializzate, colloca i Musei Vaticani tra le più prestigiose ed importanti a livello
mondiale.
L’Obolo di San Pietro, cioè le offerte dei fedeli a sostegno della
carità del Santo Padre, è passato da 67.704.416 dollari del 2010, a 69.711.722 dollari.
Il contributo in base al can. 1271 CIC, vale a dire il sostegno economico prestato
dalle circoscrizioni ecclesiastiche di tutto mondo per il mantenimento del servizio
che la Curia Romana presta alla Chiesa universale, è passato da 27.362.258 dollari
del 2010, a 32.128.675 dollari. Gli ulteriori contributi alla Santa Sede da parte
degli Istituti di Vita Consacrata, Società di Vita Apostolica e Fondazioni sono passati
da 747.596 dollari del 2010, a 1.194.217 dollari. Complessivamente, pertanto, vi è
stato un aumento del 7,54% rispetto al 2010.
L’Istituto per le Opere di Religione
(IOR), come ogni anno, ha offerto al Santo Padre una somma significativa a sostegno
del suo ministero apostolico e di carità. Per l’esercizio 2011 si è trattato di 49
milioni di dollari.
Numerosi sono stati gli interventi dei cardinali, che hanno
apprezzato la completezza e la trasparenza dei dati loro offerti. E se è stato riconosciuto
l’impegno per il continuo miglioramento dell’amministrazione dei beni e delle risorse
della Santa Sede, non si è tuttavia mancato di richiamare alla prudenza e al contenimento
delle spese, pur con il mantenimento dei posti di lavoro. Un unanime sentimento di
compiacimento è stato rivolto al generoso apporto contributivo reso dai fedeli e dalle
istituzioni ecclesiali, tanto più lodevole nel contesto dell’attuale e persistente
momento di crisi economica. I membri del Consiglio hanno espresso profonda gratitudine
per il sostegno dato, spesso in forma anonima, al ministero universale del Santo Padre,
esortando a perseverare in tale opera di bene.
Infine, il direttore dello
Ior, Paolo Cipriani, ha presentato la situazione economica dell’Istituto da lui diretto
a cui è seguito un dibattito, nell’ambito del quale sono stati forniti ai cardinali
opportuni chiarimenti.