Tensione Siria-Turchia: dure parole di Assad contro Erdogan
Dopo il rammarico espresso dal presidente siriano Assad nei confronti della Turchia
per l’abbattimento di un F4, avvenuto due settimane fa, oggi in un’intervista i toni
sono tornati a salire. Assad ha criticato Erdogan ed ha ribadito che lascerà il potere
solo se sarà il popolo a chiederlo. Benedetta Capelli: I turchi sono
un popolo fratello. Così Assad intervistato da un quotidiano di Ankara. Il presidente
siriano ha avuto parole di fuoco per il premier Erdogan, la cui politica – ha detto
– è fonte di sangue e distruzione per la Siria. La Turchia appoggia i terroristi che
uccidono la nostra gente inoltre vogliono sfruttare l’incidente del caccia turco per
trarne vantaggi. E questo – ha ribadito Assad – è grave. Il nostro nemico – ha aggiunto
– è solo Israele. Nel mirino del presidente anche le decisioni venute dal vertice
di Ginevra: deve essere il popolo a decidere il proprio futuro e non altri attori
esterni. “Deve cessare la violenza – ha aggiunto il numero uno di Damasco – i gruppi
armati vanno indeboliti”. Parole dure anche nei confronti degli Stati Uniti che “sono
– ha continuato – parte del problema e sostenitori dei terroristi”. Dalla Russia intanto
si denuncia il tentativo dei Paesi occidentali di persuadere Mosca affinchè conceda
l’asilo politico ad Assad. Un’ipotesi circolata a Ginevra ma che – dicono - non ha
alcun fondamento. Intanto nel Paese non cessa la violenza, 18 i morti di oggi, secondo
l’opposizione, oltre 70 solo ieri.