Secondo il Fmi: l'economia americana a rischio di recessione
''Gli Stati Uniti restano vulnerabili al contagio derivante da un possibile intensificarsi
della crisi nella zona euro''. Anche perchè, nonostante i progressi fatti negli ultimi
anni, il sistema finanziario 'made in Usa' mostra ancora parecchi punti deboli. Questo,
in sostanza, è quanto emerso dal rapporto del Fondo monetario internazionale, presentato
ieri. Da Washington, ci riferisce Francesca Baronio: La ripresa americana
e' tiepida e le stime di crescita sono da rivedere al ribasso. I rischi derivano dal
bilancio interno e dalle possibilità di 'contagio della crisi europea. Così, nonostante
gli ordini industriali in ripresa, dopo 3 mesi consecutivi di dati negativi, il Fondo
Monetario rivede lievemente al ribasso le stime di crescita del Pil Usa, dal 2,1 al
2,0% per l'anno in corso. Madame Lagarde, la direttrice del Fondo, mette in guardia
Obama "e' essenziale", avverte, " che siano rinnovati i tagli fiscali in vigore dall'era
Bush." Un eventuale sospensione porterebbe l'economia americana dritta verso una recessione".
Bisogna, inoltre, trovare un accordo sul tetto del debito.Tema delicattissimo per
l'amministrazione Obama, soprattutto, in vista delle elezioni di novembre. L' ultimo
avvertimento riguarda il mercato immobiliare, che deve continuare ad essere sostenuto
grazie, anche, a fondi pubblici. Ma gli Stati Uniti non possono fare tutto da
soli, sul tavolo degli imputati sempre l'Europa, ed in particolare la Germania, la
cui crescita, avverte la Lagarde, potrebbe essere fermata da una crisi dell'Euro.