50 morti in un giorno in Iraq: colpita la comunità sciita
Oltre 50 persone sono morte ieri in Iraq in una serie di attentati. Il più grave a
Diwaniya a 165 chilometri a sud di Baghdad. Ad essere presa di mira è in particolare
la comunità sciita nell'avvicinarsi di una delle più importanti festività per questa
confessione religiosa, l’anniversario della nascita del dodicesimo Imam, il Mahdi.
Il servizio di Fausta Speranza
L’attacco
più sanguinoso con 40 vittime nei pressi di una Moschea a Diwaniya. Poi autobombe
a Fariha a soli tre chilometri dalla città santa sciita di Kerbala. Sebbene il livello
della violenza in Iraq non sia paragonabile al culmine raggiunto tra il 2006 e il
2007, non si può palare di pace nel Paese: tra estremisti sunniti e sciiti, gli attentati
si susseguono quasi quotidianamente. La tensione politica tra schieramenti sunniti,
sciiti e curdi è sempre più alta, in particolare, dopo il completamento del ritiro
delle truppe americane a dicembre scorso. In tutto questo, è messo a dura prova il
governo di unità nazionale, faticosamente formato dopo le elezioni a marzo 2010. E
di fronte ai continui attacchi dei partiti rivali, il primo ministro sciita, al Maliki,
ha minacciato la settimana scorsa nuove elezioni parlamentari, sebbene manchino due
anni alla scadenza del suo mandato.