2012-07-03 12:35:57

Il cardinale Filoni chiede ai vescovi di curare la formazione di laici e candidati al sacerdozio


“Situata nel cuore dell'Africa, la Chiesa del Congo è tra le più antiche della regione sub-sahariana, con i suoi numerosi frutti conosciuti e ammirati da tutti, in particolare la santità”. Con queste parole il prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei popoli, il cardinale Fernando Filoni, ha elogiato la fecondità della Chiesa congolese nel discorso pronunciato lunedì - riferisce l'agenzia Fides - durante l’Assemblea plenaria della Conferenza episcopale congolese (Cenco). La Chiesa locale si caratterizza inoltre per il dinamismo della fede dei suoi fedeli, per la corresponsabilità nella vita e nella missione della Chiesa, che danno come frutti la crescita continua dei fedeli, la fioritura delle vocazioni al sacerdozio e alla vita religiosa, lo slancio missionario delle comunità ecclesiali. “Nonostante le risorse limitate di cui dispone, e in condizioni spesso difficili, la Chiesa cattolica contribuisce notevolmente ad alleviare la condizione delle popolazioni oppresse dalla povertà, dall’insicurezza e costrette a fuggire – ha sottolineato il Cardinale -. La vostra Conferenza episcopale nazionale merita vive congratulazioni ed incoraggiamento per la sua costante attenzione alla situazione socio-politica del Paese, per la correttezza delle sue analisi e soprattutto per i messaggi pertinenti e le coraggiose dichiarazioni pubblicate in occasione degli avvenimenti che segnano la vita della nazione. La fiducia della popolazione nei vescovi deve incoraggiarvi a proseguire questa missione profetica rimanendo uniti al servizio della verità e del bene comune. Questo è un segno di credibilità e di efficacia pastorale, quando i vescovi sono uniti e parlano con una sola voce!”. Il prefetto di Propaganda Fide ha comunque esortato a non privilegiare le questioni sociali e politiche “a scapito della riflessione e di un lavoro approfondito sulle gravi questioni ecclesiali e pastorali che scuotono le comunità cristiane”, invitando la Conferenza episcopale ad una maggiore attenzione alla crescita spirituale e morale del popolo di Dio, concentrandosi sui suoi problemi interni, come la missione del vescovo diocesano e i suoi rapporti con il clero; la situazione morale dei sacerdoti e delle persone consacrate; la gestione finanziaria trasparente delle diocesi. Oltre a questi, altri importanti problemi pastorali da affrontare sono il rilancio dell’Evangelizzazione ad gentes, la pastorale familiare, la formazione permanente del clero e dei laici, la lotta al tribalismo e i conflitti etnici. “Nonostante la crescita della Chiesa locale e l’autentico progresso dell'Evangelizzazione, persiste infatti una difficoltà riguardo alla penetrazione e all'adesione profonda al Vangelo negli strati culturali e nelle tradizioni popolari – ha sottolineato ancora il cardinale Filoni -. Credenze e pratiche superstiziose, stregoneria e magia, che condizionano la vita quotidiana delle persone e alimentano la paura e i sospetti, sono ancora vivi nelle comunità cristiane. Sacerdoti, religiosi e religiose non sono esenti da questa situazione. Mentre le chiese indipendenti e le sette si moltiplicano, i conflitti etnici e il tribalismo causano gravi danni alla società congolese e alla Chiesa. Questa sfida, grande e importante, deve essere affrontata con due impegni prioritari per l'episcopato del Congo: la formazione integrale e la formazione permanente dei laici e dei candidati al sacerdozio o alla vita religiosa consacrata”. Riprendendo il tema dell’Assemblea plenaria “La Chiesa in Congo: dal Concilio Vaticano II ai nostri giorni. Evoluzione, sviluppo, analisi”, il cardinale Filoni ha invitato a diffondere l’Esortazione apostolica 'Africae munus', “che deve ispirare la vita e il lavoro pastorale della Chiesa in Africa nei prossimi anni. Per quanto riguarda in particolare la Repubblica Democratica del Congo, tenuto conto dei molteplici conflitti che persistono a livello sociale ed ecclesiale, tra le priorità della Chiesa locale, oltre alla Giustizia e alla Pace, figura la Riconciliazione”. L’Anno della Fede, che inizierà l’11 ottobre, è l’occasione per una autentica conversione, e il cardinale Filoni ha esortato i vescovi a promuovere nelle diocesi “una riflessione sulla fede per aiutare i fedeli ad essere più consapevoli e a rinvigorire la loro adesione al Vangelo”. (R.P.)







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