Benedetto XVI a Castel Gandolfo. Mons. Semeraro: un esempio nel vivere il riposo
Con l’inizio di luglio, come di consueto per Benedetto XVI arriva un periodo di riposo.
Alle 17.30 di ieri, il Papa si è trasferito in elicottero alla residenza estiva di
Castel Gandolfo, dove per tutto il mese non presiederà udienze private e pubbliche,
ad eccezione dell’Angelus domenicale. Ecco le parole del Pontefice all'arrivo nella
cittadina laziale:
"Cari amici, sono felice di essere arrivato qui nelle
mie ferie e vi auguro a tutti buon riposo, buon rinfresco, speriamo che spiritualmente
e fisicamente possiamo rinnovarci in questa bella piccola città circondata dalla bellezza
della creazione. Grazie per la vostra presenza. Auguri, buone vacanze a tutti voi"
L’agenda
pontificia prevede tuttavia qualche impegno nei prossimi giorni, come ricorda – al
microfono di Emanuela Campanile – il vescovo di Albano, mons. Marcello Semeraro,
nella cui diocesi è situata Castelgandolfo:
R. – Quest’anno,
ci sarà l’appuntamento della Santa Messa a Frascati alla metà di luglio e anche qualche
momento culturale. La Prefettura della Casa Pontificia ha anche diffuso la notizia
di qualche concerto e ci sarà anche qualche "rimpatriata": dalla sua Baviera verranno
a salutarlo persone e gruppi di pellegrini.
D. – Ricordiamo che nel periodo
estivo, tra l’altro, sono sospese tutte le udienze private che poi riprenderanno…
R.
– ...riprenderanno da Castel Gandolfo con il mese di agosto e questo è anche un piccolo
segnale per noi. Il Papa, spesso, soprattutto nei periodi estivi, ha l’occasione per
ricordare quanto opportuno sia il tempo estivo per diverse ragioni. Anzitutto, per
un più prolungato dialogo con il Signore, per una preghiera più distesa, più serena.
Vorrei ricordare la lettera che il Santo Padre ha scritto in occasione della Giornata
mondiale per le comunicazioni sociali, quando ha abbinato il silenzio e la parola:
il tempo dell’estate è anche occasione per ritrovarci nel silenzio, nello studio,
nelle buone letture e anche per cercare relazioni sane. Penso al rapporto dei genitori
con i figli, con gli amici, e anche alla solidarietà verso qualcuno che è più bisognoso.
L’altra cosa che il Papa spesso sottolinea negli Angelus durante l’estate è il saper
gustare la bellezza della natura. Anzi, proprio l’anno scorso, per questa stessa occasione,
salutando il gruppo di pellegrini che era giunto nella piazza per accoglierlo dall’alto
della finestra, egli ha detto: io da qui vedo tutto, vedo il mare, ho la collina,
il verde della natura. L’amministrazione comunale ha voluto incidere questa frase,
che si riferiva al panorama di Castel Gandolfo, ponendola sul palazzo comunale. Questo
è stato bello per noi. Però, credo che il Santo Padre – che soprattutto nel mese di
luglio riserva tempo allo studio e direi anche alle relazioni familiari, perché in
genere il fratello lo raggiunge nel mese di agosto – ci dia soprattutto un esempio
su come saperci rapportare con Dio, con noi stessi, con gli altri e con la natura.
D.
– Ricordiamo che il giorno di Ferragosto come ogni anno ci sarà la celebrazione mattutina
dell’Assunta nella chiesetta centrale di Castel Gandolfo…
R. – E’ una tradizione
avviata da Giovanni XXIII. Quest’anno, avremo la gioia di potergli presentare restaurata,
rinnovata e ripulita la chiesa parrocchiale dove egli celebrerà come di consueto la
Santa Messa nel giorno dell’Assunzione della Vergine Maria. E’ un momento molto bello,
dedicato soprattutto ai parrocchiani di Castel Gandolfo. Sarà una bella introduzione
per tutti noi, avendo il Papa fisicamente vicino, per l’Anno della Fede.