Enrique Peña Nieto è il nuovo presidente del Messico
Enrique Pena Nieto, il candidato del Partito rivoluzionario istituzionale (Pri) ha
vinto le elezioni presidenziali messicane. Lo conferma l'Istituto federale elettorale.
Nelle prime dichiarazioni nessun riferimento alla narco-guerra, principale piaga del
Paese e principale sfida. Francesca Ambrogetti:
Inversione
di rotta in Messico: il Pri torna al potere in questo Paese di contrasti e violenze.
Secondo le prime proiezioni ufficiali di ieri notte il candidato dello storico Partito
Rivoluzionario Istituzionale Enrique Peña Nieto ha ottenuto circa il 38 per cento
dei voi. Non sono ancora noti i risultati definitivi ma la differenza di sette punti
con il secondo più votato sembra irreversibile. Andres Lopez Obrador della coalizione
di sinistra Movimento Progressista - 31 per cento delle preferenze - non ha ammesso
la sconfitta. “Aspetterò lo scrutinio finale di mercoledi prima di pronunciarmi,
non è ancora detta l’ultima parola” ha affermato. Enrique Peña ha invece parlato come
futuro presidente. Ha promesso un’economia di mercato protesa verso l’occupazione
e la distribuzione e sostenuto che il Pri ha imparato dagli errori del passato per
correggerli. Il partito durante i 71 anni anni di governo ininterrotto il secolo
scorso è stato accusato di corruzione e nepotismo. Ma una profonda ristrutturazione
interna durante la parentesi di dodici anni di governo della destra del Pan, lo ha
riportato al potere in una veste nuova. Il presidente Felipe Calderón, grande sconfitto
ieri - la candidata del suo partito ha ottenuto il 26 per cento dei voti - ha ammesso
la tendenza favorevole al Pri e sottolineato l’assoluta normalita con cui si sono
svolte le elezioni. Come durante la campagna elettorale si è parlato poco dell’argomento
più scottante: la narco guerra. Ma tutti sanno che con la lotta contro la povertà
è la sfida più importante per il prossimo governo.