No a una visione puramente orizzontale e materialista della vita: così il Papa all’Angelus
“Gesù è venuto a guarire il cuore dell’uomo, a donare la salvezza e chiede la fede
in Lui”. Il Papa commenta all'Angelus il racconto delle guarigioni di due donne da
parte di Gesù, riportate dal Vangelo di Marco, sottolineando che “Gesù è venuto a
liberare l’essere umano nella sua totalità”, corpo e spirito. Poi un pensiero
forte a quanti aiutano gli ammalati a portare la loro Croce, che chiama “riserve di
amore”. E l’invito a cogliere nella “stagione del meritato riposo” anche l’occasione
per maggiore attenzione a Dio e al prossimo. Il servizio di Fausta Speranza:
“Un invito
a superare una visione puramente orizzontale e materialista della vita”. Questo secondo
Benedetto XVI è il significato del racconto delle guarigioni di Gesù. Gesù – ricorda
il Papa – “si china sulla sofferenza umana e guarisce il corpo”ma poi–
sottolinea – “la guarigione fisica è strettamente legata alla guarigione più profonda,
quella che dona la grazia di Dio a chi si apre a Lui con fede”. “A
Dio noi chiediamo tante guarigioni da problemi, da necessità concrete, ed è giusto,
ma quello che dobbiamo chiedere con insistenza è una fede sempre più salda, perché
il Signore rinnovi la nostra vita, e una ferma fiducia nel suo amore, nella sua provvidenza
che non ci abbandona”.
E il Papa guarda a coloro che definisce «riserve
di amore»: “tutti coloro – spiega - che aiutano gli ammalati a portare la loro croce,
in particolare i medici, gli operatori sanitari e quanti assicurano l’assistenza religiosa
nelle case di cura”. Queste persone – dice – “recano serenità e speranza ai sofferenti”.
“Occorre innanzitutto la competenza professionale - essa è una prima fondamentale
necessità - ma questa da sola non basta”.
Si tratta di esseri umani –
afferma il Papa - che per loro chiede “umanità e attenzione del cuore”.
“A
tali operatori è necessaria anche, e soprattutto, la “formazione del cuore”: occorre
condurli a quell'incontro con Dio in Cristo che susciti in loro l'amore e apra il
loro animo all'altro” (n. 31).
Dunque la preghiera a Maria di “accompagnare
il nostro cammino di fede e il nostro impegno di amore concreto specialmente verso
chi è nel bisogno”.
Dopo la preghiera mariana, i saluti in varie lingue. In
francese l’invito a “saper dedicare tempo a Dio durante il periodo estivo”, e ad assicurare
“misericordia” e “tenerezza” a quanti soffrono. In inglese l’incoraggiamento a cogliere
nel racconto delle guarigioni di Gesù “l’invito a crescere nella fede”. In spagnolo
e portoghese torna la sottolineatura alle parole di Gesù: “Non temete”. In Slovenia
un saluto particolare alle ragazze del gruppo «Splendor Gloriae» di Voglje, appartenente
alla Famiglia Spirituale «L'Opera». In polacco, il Papa parla della “stagione del
meritato riposo” con l’augurio che “sia anche un’occasione per dedicare più tempo
e più attenzione a Dio e agli uomini, per approfondire la vita spirituale grazie alla
preghiera, alla lettura, al contatto con il creato e ai momenti distensivi”. In italiano
un pensiero particolare ai fedeli della parrocchia di San Giovanni Battista in Latisana
e i laici camilliani del Piemonte. A tutti l'augurio di "una buona domenica e un sereno
mese di luglio", di "buone vacanze".